L’andamento della discussione in Parlamento, la rigidità con cui i ministri del governo Monti respingono ogni proposta di cambiamento di prospettiva nella definizione della manovra economica, spiegano meglio di tante chiacchiere le vere intenzioni del governo dei banchieri:
PROCEDERE NEL PROGETTO DI SALVARE LE BANCHE E FAR PAGARE LA CRISI AI LAVORATORI.
Mentre i leader europei pensano già a come ridisegnare nuovi Trattati che rendano ancora meno sovrani i singoli Stati dell’Eurozona, le previsioni per il futuro dei lavoratori italiani si fanno ogni giorno più nere.
Cgil, Cisl e Uil invece di chiamare i lavoratori alla lotta per cacciare questo governo e per l’uscita dall’Unione Europea, indicono scioperi per sostenere la loro richiesta di accreditamento presso il governo che ha proceduto a definire la manovra senza il loro preventivo consenso.
Intanto i Padroni, che plaudono alla manovra che non solo non li tocca, ma assegna loro miliardi di euro con la scusa dello sviluppo, sostengono il tentativo di Marchionne di fare da apripista nello smantellamento del contratto nazionale e delle tutele dei lavoratori conquistate con anni di lotte.
Noi non ci stiamo!
12 dicembre SCIOPERO NAZIONALE DEI LAVORATORI METALMECCANICI
15 dicembre MANIFESTAZIONI, PRESIDI, SIT IN, FLASH MOB, NELLE PIAZZE DI TUTTE LE MAGGIORI CITTA’ ITALIANE
a GENNAIO SCIOPERO GENERALE
PROMOSSO DAL SINDACALISMO CONFLITTUALE, INDIPENDENTE, DI BASE