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Revisione dei profili professionali: le ragioni del nostro no senza se e senza ma @usbsindacato @usbgiustizia #riqualificazione

Roma,

La USB dice NO alla proposta di accordo, presentata oggi al Ministero, perché irricevibile, fumosa basata solo su impegni e senza nessuna certezza.

Una scatola vuota dove l’amministrazione incassa la flessibilità selvaggia delle mansioni mentre i lavoratori si trovano con un pugno di mosche in mano.

Si parla di passaggi giuridici, all’interno delle aree nei limiti dei posti disponibili mantenendo la fascia retributiva di appartenenza.

Per chi non ha ben chiaro: significa che a parità di stipendio sei obbligato a svolgere le mansioni superiori.

Nell’accordo è usata costantemente la parola “flessibilità”. Perché così ci vogliono flessibili e schiavi.

Per gli ausiliari sono previsti solo 270 passaggi, quelli già programmati nel 2010 e mai attuati, quindi nessun passo avanti sui numeri.

L’estensione del 21 quater alla altre figure tecniche è ancora un’intenzione.

In sostanza questo proposta fa sembrare un capolavoro il CCI giustizia del 2010 dove tutti presero, almeno, un piatto di lenticchie.

Sicuramente qualche lavoratore si sentirà soddisfatto di poter cambiare targa sulla porta, quello che non cambia è la condizione di lavoro, che peggiora alla luce della maggiore flessibilità e aumento delle mansioni.

Quanto ai passaggi economici anche quelli rinviati ad un prossimo accordo sul FUA, anche qui l’amministrazione si impegna a reperire nuove risorse per arrivare tra il 2017 e il 2018 a circa 10.000 lavoratori interessati.

Insomma ancora una volta un accordo per fare fronte alle esigenze dell’amministrazione piuttosto che dei lavoratori.

Dopo oltre venti anni di inerzia e le tante promesse del ministro ci si aspettava qualcosa di più, invece tanto fumo e niente arrosto.

Occorre registrare quanto siano distanti le sigle sindacali, che hanno scritto e sottoscritto l’accordo, dai lavoratori e dalle loro aspettative. Evidentemente le batoste prese con ALMAVIVA ed ALITALIA non sono state sufficienti a fargli capire che il vento sta cambiando.

La USB ha ribadito con forza la propria richiesta di progressione giuridica ed economica di tutti i lavoratori rispedendo al mittente questo accordo farsa.

Accordo che va sottoposto a referendum tra i lavoratori. Vedremo a chi fa paura il REFERENDUM.

Riappropriamoci del nostro futuro perché:

 Lottare è giusto, vincere è possibile, cambiare si può con USB.