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REVISIONE NUMERI MINIMI

Padova,

Vigili del Fuoco di Padova verso il baratro

Lavoratori, il giorno 25/10 il riordino, firmato da tutti i sindacati (tranne USB) ci ha portati di nuovo in riunione per discutere di una coperta che ormai è diventata troppo corta e non riesce ormai a coprire più nulla.
Il punto principe è sempre l'organico all'osso, l'amministrazione, rappresentata dal comandante provinciale, ha esordito esponendo il problema causato dal passaggio di qualifica di ben 10 colleghi, che han causato, visto che il problema sembra creatosi all'improvviso e non previsto e paventato da anni ormai, una voragine nel personale, che non si sa ancora come rattoppare. Il comandante ha fatto richiesta di ben 4000 ore per straordinario fino a fine anno e richiami di personale volontario, ma non ha avuto ad oggi, ancora nessun riscontro, quindi la sua proposta è di redifinire i numeri minimi a sole 14 unità nella sede centrale, a fronte di un territorio con quasi mezzo milione di abitanti.
La nostra O.S. ha lodato l'impegno del dirigente nell’ attivarsi per mettere mano a questa situazione, ma ha anche espresso che tale richiesta è solo una toppa ad un problema che ha bisogno di ben più durature e precise soluzioni.
Soluzione attuabile è solamente quella di una forte mobilitazione del personale, in quanto anche se non sono stati ridefiniti in modo ufficiale, i numeri minimi non sono comunque rispettati.

Molte volte vengono impiegate squadre ridotte per interventi di soccorso e la situazione diventa sempre più difficile da gestire.
Sempre collegato alla scarsità di personale operativo, rientra anche l'impiego del distaccamento volontario di S. Giustina, che il comando vorrebbe utilizzare come se fosse autonomo con una propria copertura territoriale, al pari di un distaccamento permanente, andando di fatto contro a quanto legiferato con il D.P.R. 64, che prevede nella composizione della squadra base un capo squadra, in questo modo USB vuole tutelare il personale volontario per fatti che potessero accadere durante operazioni di soccorso
La proposta della UIL è declassare il distaccamento di Este a 7 unità, supplendo alle mancanze dei distaccamenti di Abano Terme e Piove di Sacco. Di fatto però ciò vuol dire procedere a mobilità d’ ufficio delle quali sia noi che il dirigente ci trova contrari
Anche la volontà di riequilibrare le specializzazioni per i vari turni, non trova seguito al momento, visti gli esigui numeri del personale, che comportano continue variazioni.
Alla fine ci si è accordati di ritrovarsi a ridefinire una soluzione al problema una volta ottenuta una risposta dalla direzione interregionale alla richiesta delle ore di straordinario a pagamento.

Alla voce varie ed eventuali si è parlato del problema delle vigilanze, che un solo referente amministrativo per smistarle è insufficiente.

Inoltre abbiamo fatto notare che sebbene l’ accordo delle sigle sindacali nella precedente riunione, non è stata rispettata le osservazioni delle OO.SS. di non prevedere l'invio, in terremoto, come personale autista, di personale con la qualifica di C.R. (meno che meno di capi turno senza la copertura del vice in sede)

Abbiamo voluto far notare al comando come la situazione venutasi a creare riguardo la mancanza di un programma di manutenzione degli estintori nelle sedi non è solamente colpa del funzionario di settore e del personale operativo. Diverse volte USB ha sollevato il problema e ci chiediamo come mai l’ RSPP non si sia mai accorto della mancanza di tale programma di manutenzione e che durante le visite nei distaccamenti e durante la compilazione del DVR non si sia mai accorto di tale inadempienza.
In ultimo, Usb ha chiesto come mai, a differenza di altre regione, non vengono pagate le ore di guida art. 28 ( ad esempio ore di viaggio per le sostituzioni personale). Il comando ha voluto rimandare la risposta al prossimo incontro, per aver modo di aggiornarsi e valutare la richiesta della nostra organizzazione sindacale.

in allegato verbale di riunione