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Editoriale

Ricerca, dopo i proclami nella legge di bilancio solo norme peggiorative: dall’11 novembre tre giorni di mobilitazione per evitare il licenziamento di 700 precari

Roma,

L’11 e 12 novembre i precari della Ricerca lanciano il ‘Viaggio alla Ricerca della Stabilità’ con presidio davanti al CNR (piazzale Aldo Moro, Roma), il 13 novembre presidio a Piazza Montecitorio per migliorare il Decreto Scuola e la legge di bilancio.

Mentre appare certo il blocco delle stabilizzazioni per circa 1200 precari storici, attuato dai presidenti di CNR, INAF, INFN, INGV, INAPP e dal commissario Crea invece di creare assunzioni a fine dicembre vedrà oramai 700 ricercatori a casa. Un bel risultato per il Presidente Conte che blatera di ricerca ma che guarda i licenziamenti senza agire anzi introduce due norme contrarie alla gestione delle libertà della ricerca nella legge di bilancio.

L’articolo 28, infatti, crea l’Agenzia Nazionale della Ricerca. Ennesimo carrozzone italiota totalmente condotto da politica e confindustria, con una dotazione di quasi 500 mln di euro nel triennio, al posto di un ministero ad hoc magari affiancato da una consulta di ricercatori autorevoli!

Non bastasse, l’articolo 29 introdotto chiaramente dal MEF per cancellare l’autonomia di reclutamento attraverso la riduzione dei fondi destinati alle assunzioni e bloccare subito le stabilizzazioni e le carriere del personale, già sottopagato rispetto ai colleghi europei.

Quello in atto è un chiaro tentativo di portare tutta la Ricerca al servizio del profitto invece che della collettività e privare il Paese reale di un patrimonio di professionalità.

La Ricerca Pubblica non trova pace, al di là di qualche intervento spot, in italia non si è mai realizzato un progetto sulla ricerca Pubblica, sul suo potenziamento, sulla sua valorizzazione. Ignorando quanto questo potrebbe rendere in termini di qualità della vita per i cittdini e di avanzamento complessivo per il paese.

Per questo lunedì 11 e martedì 12 dalle 10 alle 14, saremo in presidio al CNR per lanciare il Viaggio alla Ricerca della Stabilità che ci vedrà girare per il nostro Paese a denunciare la precarietà che vive la Ricerca Pubblica italiana, a partire dalla precarietà che vivono sulla propria pelle i ricercatori precari.

Mercoledì 13 novembre saremo a Piazza di Montecitorio a puntare il dito sul parlamento che avrebbe la possibilità di intervenire per rilanciare veramente la Ricerca dalla ricostituzione di un autonomo Comparto di Contrattazione, alla stabilizzazione di tutti i precari, dall’aumento dei fondi ordinari, certi e ricorrenti, per tutti gli enti, ad una governance basata sulla conoscenza e non sul controllo politico.

Il Decreto Scuola, con un apposito articolo dedicato agli stabilizzandi della ricerca, offre un vettore normativo su cui inserire modifiche per obbligare gli enti a sanare lo sfruttamento utilizzando tutti i fondi destinati dal legislatore alle stabilizzazioni e per rilanciare un comparto che pretende centralità.

11, 12 E 13 NOVEMBRE TRE GIORNATE PER LA RICERCA

PER IL RILANCIO DI UNA RICERCA DEPRECARIZZATA, PUBBLICA e LIBERA!

CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE E LA PRECARIZZAZIONE!