COMUNICATO STAMPA
“La Ricerca Pubblica sta toccando il punto più basso nella storia recente del nostro Paese, in termini di finanziamenti e programmazione, e questo è il frutto delle politiche europee che guardano esclusivamente al pareggio di bilancio sacrificando tutto il resto”, attacca Cristiano Fiorentini, dell’Esecutivo Nazionale USB Pubblico Impiego.
“Le recenti polemiche tra il mondo della ricerca ed il Governo ci raccontano di una distanza abissale – sottolinea Fiorentini - e noi giovedì 17 marzo saremo in piazza per chiedere che questa distanza si annulli. La delega al Governo sulla riforma degli Enti Pubblici di Ricerca è l’occasione giusta, a patto che si dia la parola a chi la ricerca la fa quotidianamente, sul campo e tra mille difficoltà”.
“Riteniamo che questa riforma debba servire ad affrontare concretamente i nodi che da anni sono alla base del declino della ricerca pubblica italiana – precisa il dirigente USB - governance, precariato, finanziamenti, comparto di contrattazione, sono passaggi ineludibili se si vuole ragionare seriamente sul sistema degli enti pubblici di ricerca. Sarebbe delittuoso se si perdesse questa opportunità e la riforma si rivelasse esclusivamente strumento di propaganda mediatica”.
“Questo giovedì, in presidio sotto al Ministero della P.A., ci sarà la ricerca in carne ed ossa, non quella enunciata nei salotti della politica, a chiedere al Governo di aprire un dialogo concreto dal quale scaturiscano risposte vere per il settore e per i suoi lavoratori”, conclude Fiorentini.