Come è noto, dal 1° di Marzo 2011 i lavoratori della Ragioneria Territoriale dello Stato di Benevento, al pari dei lavoratori di tutte le RTS d’Italia, dovranno svolgere oltre ai compiti Istituzionali per i quali sono preposti, peraltro già in carenze d’organico, anche le attività già proprie delle soppresse Direzioni Territoriali del MEF, così sancito dall’art. 2, comma i ter del D.L. 40/2010, convertito nella legge 73/2010, ed esplicitate dal D.M. firmato lo scorso 23 dicembre dal Ministro dell’Economia - Tremonti.
La portata storica dell’intera operazione, ossia della soppressione di tutte le DTEF, la riallocazione dei servizi presso le RTS ed il trasferimento del personale ex DTEF, su base volontaria, nei ruoli dei Monopoli di Stato, comporterà, inevitabilmente, disfunzioni tali che oggi è difficile prevederne le nefaste conseguenze in termini di correntezza nell’erogazione dei servizi alla collettività, atteso che dal 1° di Marzo 2001 i servizi devono essere garantiti ed erogati alla collettività, con efficace ed efficienza, nonostante il raddoppio dei carichi di lavoro e la diminuzione di personale preposto di oltre il 50%.
Infatti i lavoratori della RTS di Benevento, con l’aggiunta di 5 unità di personale della exDTEF, tanti sono quelli che non ha optato per il trasferimento nei ruoli dei Monopoli, dal 1° marzo dovranno sobbarcarsi l’espletamento di tutto il lavoro, ora svolto da questi due uffici, con un organico di personale all’incirca di 30 unità a fronte di circa 65 unità complessive previste negli attuali organici dei due uffici.
E chiaro ed evidente, dunque, che la portata storica colpisce inevitabilmente le funzioni ed i servizi che questi uffici erogavano alla collettività, per cui i lavoratori, tutti, incardinati nei due uffici sono chiamati oggi ad ulteriori sacrifici in cui si devono organizzare secondo la direttiva ultima emanata dai Capi Dipartimenti Centrali del MEF con cui si chiede di “avviare un’azione di affiancamento tra tutto il personale al fine di acquisire le necessarie competenze delle attività istituzionali di cui ciascun dipendente è preposto” azione necessaria a “garantire nei confronti dell’utenza la corretta prosecuzione dell’attività amministrative e prevenire l’insorgere di eventuali contenziosi”, senza considerare che questi lavoratori ad oggi assolvono anche alle proprie attività Istituzionali per le quali ogn’uno è già preposto.
Con tale ultimo intervento diviene lecito ipotizzare che, ancora una volta si vogliono scaricare sulle spalle dei lavoratori le conseguenze derivanti da scellerate scelte di carattere politico i cui obiettivi, ovviamente, non hanno tenuto conto del ruolo e della funzionalità che questi storici uffici hanno assolto erogando servizi vivi alla collettività, per cui ci troviamo di fronte all’evidenza di ricorre ad interventi tampone, poiché non vi è stato né vi è ad oggi, sia da parte della’amministrazione centrale, benché incalzata dalla USB nell’assunzione di responsabilità di attivarsi nella verifica di un analisi complessiva onde evitare le ricadute sui territori in termini di erogazione di servizi, ne da parte dei Dirigenti locali, l’ avvio di un purché minimo confronto con le OO.SS. atto a definire i nuovi assetti organizzatvi – funzionali in ragione delle competenze ora assegnate e demandate alle RTS e del relativo personale.
Per tali ragioni la USB- Federazione Provinciale di Benevento – con nota inviata ai due Direttori degli Uffici MEF di Benevento – RTS e DTEF- oltre che ai Capi Dipartimenti dell’Amministrazione Centrale e all’Ufficio centrale competente delle relazioni sindacali, ha chiesto un urgente incontro al fine di essere informata sulle modalità che gli stessi uffici hanno messo in atto in merito alla direttiva, chiedendo, nel contempo, a norma del vigente CCNL, l’avvio di un confronto sindacale atto a definire la nuova struttura organizzativa – funzionale della RTS da cui non può prescindere l’analisi complessiva dettata da questa storica portata onde evitare che il tutto, alla fine, ricada sui lavoratori che non hanno nessuna responsabilità .