Il DPCM di rideterminazione degli organici dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, predisposto a seguito dell’attuazione delle disposizioni di cui all’art. 2 del D.L. 40/2010 che sopprimeva le DTEF e ne trasferiva le risorse, è stato firmato dal Ministro ed è al visto degli Organi di Controllo.
Come abbiamo più volte sottolineato non siamo assolutamente soddisfatti di come questo DPCM è stato predisposto, infatti questo è sostanzialmente una semplice sommatoria dei lavoratori transitati dal MEF e di quelli già presenti ai Monopoli che così come è non garantisce alcuna possibilità futura di sviluppo di carriera.
Non vale però la stessa regola per i dirigenti in quanto le posizioni dirigenziali sono state considerevolmente aumentate.
Mentre l’Amministrazione è chiamata a svolgere nuovi ed importanti compiti per il contrasto al gioco illegale per reperire risorse utili al sostegno del bilancio dello Stato, si determina che tutto ciò deve essere fatto a costo zero ossia sulle spalle dei lavoratori che pure vengono chiamati a questo gravoso compito.
Ancora una volta richiederemo con forza che almeno nell’ambito del regolamento e dello statuto della nuova Agenzia si operi per ridisegnare un nuovo organico che consenta il riconoscimento delle professionalità e dell’impegno profuso dai lavoratori.
Ed è in questo clima che nei prossimi giorni ci troveremo a discutere di un nuovo accordo sul fondo incentivante 2010.
Ricordiamo quanto avvenuto lo scorso anno, le profonde divisioni ed il malcontento tra i lavoratori per l’applicazione della scheda individuale di valutazione, compilata peraltro in modo assolutamente discrezionale dal dirigente, prevista dal CCNI e voluta dall’Amministrazione e da tutte le altre organizzazioni sindacali e sosteniamo i lavoratori della Direzione Generale che in questi giorni stanno raccogliendo le firme per invitare tutte le organizzazioni sindacali a rimandare al mittente qualsiasi accordo che preveda “pagelline” che oggi più che mai rappresentano oltre che un'offesa per il lavoratore anche un pericoloso precedente per il futuro.
Valutazione individuale, salario accessorio, carriere e professionalità si dimostrano ancora una volta i temi sensibili su cui si giocano le aspettative dei lavoratori.
Su questi temi è in atto un’offensiva che guarda allo smantellamento delle funzioni e ai tagli agli investimenti sulle funzioni e sui servizi pubblici.
Contro le manovre finanziarie che penalizzano i lavoratori, contro le riforme fiscali che agevolano gli evasori, USB ha indetto lo sciopero generale dei lavoratori pubblici il prossimo 15 luglio.