Martedì 29 aprile, alle 10,30, si è tenuta una conferenza stampa presso la federazione USB (unione sindacale di base) in via G. Centola, 6. Hanno partecipato, insieme ai responsabili provinciali USB e Nursind, le delegazioni RSU elette nell’Asl di Salerno e nell’A.O.U..
Oggetto di discussione sono stati i punti critici comuni sia all’ASL che all’A.O.U. quali:
1) Gravissime carenze di organico in tutti i profili ma le sofferenze maggiori riguardano i profili di Infermiere e Operatore Socio Sanitario;
2) Turni irregolari e massacranti per il personale che non garantiscono prestazioni di qualità per i degenti;
3) L’ALPI dei medici utilizzato x coprire la mancanza di organico, diventato un vero e proprio business;
4) Oss utilizzati x mansioni inferiore, pur essendo inquadrati continuano ad essere utilizzati per le pulizie e come portantini;
5) Demansionamento continuo degli infermieri;
6) Presenze continue di barelle, stanze sovraffollate;
7) Strutture fatiscenti e insicure;
8) Mancata uniformità di trattamento per il personale in servizio tra le diverse strutture che appartengono sia all’ASL sia all’A.O.U.;
9) La non omogeneizzazione dei buoni pasto notturno;
10) Gravi disfunzioni che riguardano il trattamento economico accessorio legato al controllo dell’orario di lavoro e delle indennità accessorie;
11) Un ingessamento totale del ruolo e delle prerogative delle RSU sia all’ASL sia all’A.O.U. che impedisce la realizzazione di uno stato di avanzamento su alcuni istituti economici che riguardano tutto il personale dipendente come ad esempio il riconoscimento della fascia superiore giuridica/economica.
Si è posta l'attenzione, inoltre, sulla crisi di rappresentanza della RSU nei confronti dei lavoratori.
Comunicato N° 1 del 29 aprile 2014
Un servizio sanitario che soffre.
Cittadini e lavoratori continuano a fare le spese di criticità permanentemente irrisolte.
SALERNO, 29 APRILE 2014 – “ Dopo quattro mesi di direzione Viggiani, all’ospedale San Leonardo manca la necessaria svolta di qualità. Le aree critiche di Utic, Pronto Soccorso e Rianimazione versano in una grave carenza di organico. Non è da meno l’Asl che da agosto 2012, con l’avvio della direzione Squillante, si è distinta unicamente per la chiusura dell’ospedale di Agropoli.” Sono le dichiarazioni di Vito Storniello, responsabile USB, durante la conferenza stampa tenutasi questa mattina presso la sede dell’Unione Sindacale di Base di Salerno. Presenti anche i responsabili provinciali Nursind. Luigi Acanfora, Pasquale Picariello e Monica Senatore hanno confermato la situazione di estrema difficoltà degli operatori sanitari, sempre più spesso costretti a turni di straordinario inconcepibili. I lavoratori non si sentono più tutelati dalla rappresentanza RSU a causa del mancato avanzamento rispetto alla situazione di criticità. L’Usb e il Nursind sono pronti allo stato di agitazione e a chiedere l’intervento del Prefetto, nel silenzio delle altre sigle sindacali. (a.a.)
Comunicato N° 2 del 29 aprile 2014
“La Casa di Lara ” da vanto a vergogna di Salerno.
L’ Hospice si rifiuta di ospitare i malati terminali bisognosi di assistenza.
SALERNO, 29 APRILE 2014 – La legge n. 38 del 15 marzo 2010 stabilisce che la persona affetta da una qualsiasi patologia cronica ed evolutiva per la quale non esistano terapie adeguate ad un significativo prolungamento della vita, ha diritto all’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore. All’hospice salernitano, invece, vengono accettati unicamente i malati oncologici. Per tanto, solo 4 dei 12 posti letto disponibili sono occupati. La dotazione organica dei dirigenti medici è inadeguata alle esigenze dei pazienti. Alle scriventi organizzazioni sindacali risulta, inoltre, il mancato funzionamento del “day service”. Ancor più vergognosa è l’assenza di risposta al servizio di pronta disponibilità che i cittadini pagano senza riuscirne ad usufruire. La scarsissima qualità del cibo fornito comporta quotidiani sprechi di alimenti buttati puntualmente nell’immondizia anche a causa della disattenzione verso le esigenze alimentari dei degenti. Un unico psicologo e un’unica assistente sociale part-time dovrebbero, poi, garantire l’assistenza necessaria alle famiglie dei malati terminali. L’Usb fa appello a coloro che lo scorso 28 ottobre, inaugurando La Casa di Lara, si assunsero il merito di aver dotato la Città di tanto servizio. Al Sindaco De Luca, al Prefetto Pantalone, al Governatore Caldoro e all’Arcivescovo Mons. Moretti si chiede di intervenire autorevolmente per porre fine ai disservizi denunciati. Al Direttore Generale dell’Asl Squillante spetta il miglioramento di questo particolare livello assistenziale dei cittadini salernitani. L’Unione Sindacale di Base di Salerno continuerà ad occuparsi dell’hospice e a seguirne le vicende. Il prossimo 30 maggio si terrà una conferenza stampa di aggiornamento. (a.a.).
30 aprile 2014 - Il Mattino
L’ultimatum. Storniello: senza risposte sarà sciopero
Salerno - Potrebbe arrivare a metà maggio la proclamazione dello stato di agitazione dei lavoratori del comparto sanità. Ad annunciarlo il segretario dell’Usb Vito Storniello. «Se continueremo a non ricevere risposte concrete - dice - sui problemi che colpiscono il settore siamo decisi a compiere questo passo. Attenderemo la prossima riunione della Rsu per agire».
30 aprile 2014 - Il Mattino
«A soli sei mesi dall’inaugurazione una struttura...
Salerno - «A soli sei mesi dall’inaugurazione una struttura d’eccellenza come l’hospice realizzato presso l’ospedale Da Procida rischia il degrado, non sotto il profilo materiale, bensì sotto quello organizzativo». È durissima la presa di posizione dell’Unione sindacale di base e del Nursind, sindacato autonomo degli infermieri, sulla sorte della struttura, inaugurata lo scorso 28 ottobre e destinata a fornire cure palliative ai malati terminali. «Oggi – dice Vito Storniello, segretario di Usb - presso l’hospice Casa di Lara possono essere utilizzati solo quattro posti letto sui dodici disponibili, inoltre la dotazione di personale assegnata alla struttura è assolutamente inadeguata a rispondere alle esigenze di pazienti e familiari. A quanto ci risulta sono in forza solo quattro medici strutturali, cui si aggiungono quattro medici convenzionati ed uno specialista ambulatoriale. Non ci sono anestesisti e rianimatosi, né fisioterapisti. Ma il problema non è solo la carenza di medici: presso la Casa di Lara ci sono un solo assistente sociale ed un solo psicologo, entrambi impegnati anche presso altre strutture. L’attuale sistema organizzativo, poi, impedisce un’efficace pianificazione a medio e lungo periodo». Storniello, inoltre, segnala una «scarsa attenzione alle esigenze alimentari dei degenti», oltre ad un cattivo funzionamento del servizio di pronta disponibilità. Altro problema, a dire dei rappresentanti dell’Usb, è dato dal fatto che presso la struttura di via Calenda sarebbero ricoverati solo pazienti oncologici, a detrimento di altri. Di qui la richiesta al governatore campano Caldoro ed al direttore generale dell’Asl Squillante di intervenire in tempi rapidi per garantire la massima funzionalità ed efficienza dei servizi erogati dall’hospice. La risposta del manager dell’Asl arriva a strettissimo giro. «Il motivo del mancato utilizzo di tutti i dodici posti disponibili presso l’hospice – spiega Squillante - è stato paradossalmente individuato dalle stesse organizzazioni sindacali che ne denunciano il funzionamento a regime ridotto: manca il personale. Oggi nella struttura realizzata presso il Da Procida funzionano quattro posti letto più due riservati a pazienti seguiti in regime day hospital: con le risorse disponibili è il massimo che si può fare. La grande sete di personale è per i reparti di emergenza e urgenza, che potremmo definire di frontiera perché rappresentano la prima risposta alle richieste dei cittadini. La situazione dell’hospice va certamente sanata, ma nei limiti del possibile». Poi precisa che «non esiste alcuna direttiva o indicazione che riservi i servizi dell’hospice ai soli pazienti oncologici». Il j’accuse lanciato dall’Usb arriva nel corso di una conferenza stampa dedicata alle tante emergenze della sanità salernitana, emergenze che interessano tanto l’azienda universitaria ospedaliera che l’Asl. «Dal direttore generale del Ruggi Viggiani – dice Storniello - ci attendevamo una svolta, ma ad oggi non vediamo nessuna inversione di rotta rispetto al passato». Tesi condivisa dai rappresentanti del Nursind. «La qualità dell’assistenza offerta al Ruggi – dice Antonio D’Elia del Nursind - è prossima allo zero, causa la carenza di personale. Il ricorso allo straordinario non è certo la soluzione. Su questo tema così delicato, a dispetto del cambio che c’è stato ai vertici dell’azienda, continuiamo a non trovare un interlocutore». Quanto ai costi sostenuti dall’azienda per il pagamento dei turni straordinari dei medici vengono definiti semplicemente “scandalosi”. Risorse che, per i sindacati, potrebbero essere impiegate per assumere nuovo personale.
30 aprile 2014 - La Città di Salerno
SANITA'
“Ruggi”, la Usb denuncia «Gravi carenze di personale»
Salerno - Carenza di personale, diritto alla salute, tutela dei lavoratori: sono questi i punti che riassumono l’incontro di ieri mattina organizzato dall’Unione Sindacale di Base di Salerno, insieme al sindacato delle professioni infermeristiche Nursind di Salerno. «Dopo quattro mesi di direzione Viggiani, all’ospedale San Leonardo manca la necessaria svolta - ha spiegato Vito Storniello, responsabile Usb - le aree critiche di Utic, Pronto Soccorso e Rianimazione versano in una grave carenza di organico. Non è da meno l’Asl che da agosto 2012, con l’avvio della direzione Squillante, si è distinta solo per la chiusura dell’ospedale di Agropoli». E continua: «A conti fatti al Ruggi mancano 100 infermieri, considerando che, dal 2011, non si fanno assunzioni per coprire i pensionamenti. Le 48 unità sbloccate dal ministro Lorenzin in regione Campania non bastano a rimarginare i buchi presenti all’interno dell’Azienda ospedaliera universitaria salernitana. Inoltre, il reparto di reumatologia, ormai terminato, non può entrare in funzione per mancanza di infermieri. È per questa ragione che proclamiamo lo stato di agitazione, considerando che, con l’arrivo dell’estate, la situazione assistenziale peggiorerà». Nel mirino è finito anche l’hospice: «Dopo l’inaugurazione del 28 ottobre 2013, la struttura accoglie solo 4 pazienti su 12 posti letto, tutti esclusivamente malati oncologici - chiarisce Storniello - all’hospice manca fisioterapia, c’è un solo assistente sociale assunto part-time, stesso discorso per lo psicologo ed il day service non è funzionante». A concludere sono, invece, i lavoratori del Ruggi che lamentano come «al “Ruggi” manchi il meccanismo telematico per inoltrare il certificato di malattia». «Bisogna assentarsi dal posto di lavoro recandosi agli uffici amministrativi aperti dalle 11 alle 13 - dice Monica Senatore del direttivo Nursind - lì è possibile consegnare il certificato che verrà valutato. Inoltre da agosto al dipendete che non riesce a terminare le ore giornaliere previste dal contratto non viene pagato lo straordinario». (r.e.)