Come avevamo già previsto e denunciato, la calata di braghe dei sindacati firmatari del contratto è stata totale:
peccato che il culo scoperto sia il nostro!!!
Immediatamente evidente dal punto di vista economico la totale resa, in nome delle esigenze di bilancio di amministrazioni locali, aziende sanitarie e gruppi dirigenti delle cooperative sociali, penalizzando gli stipendi dei lavoratori che si trovano a pagare in questo modo “la crisi”.
La mancanza del riconoscimento degli arretrati e l'aumento spalmato in tre tranche (l'ultima a contratto già scaduto!!!) di 70 miseri euro lordi è persino offensiva per chi ha la busta paga spesso in sole 3 cifre...
La vera novità di questo contratto è l'introduzione dell'apprendistato formativo che consentirà di assumere un numero di apprendisti che può arrivare a un numero pari all’80% del resto dei dipendenti della cooperativa stessa prevedendo retribuzioni tra l’85% e il 90% del salario pieno della qualifica da conseguire... insomma una ulteriore e pericolosa incentivazione del precariato.
I sindacati concertativi hanno spinto anche per la “sanità integrativa”, in base alla quale le cooperative dovranno versare 5 euro mensili a fondi privati per l’assistenza sanitaria integrativa: dove andranno a finire i versamenti? Quanti di questi fondi sono-saranno direttamente riconducibili ai firmatari di questo verbale di accordo?
E perché non lasciare questi soldi direttamente nelle tasche dei lavoratori dato che questi, come altri, erano un tempo servizi pacificamente gratuiti?
Il potenziamento della contrattazione decentrata ci lascia poi seriamente preoccupati, visto anche il totale lassismo di CGILCISLUIL in merito. Ad esempio essi si sono riuniti nel 2009 per modificare in peggio il rimborso chilometrico per il trasporto dell'utente con mezzo privato: da un regime di adeguamento al caro benzina si è passati ad un rimborso fisso (ed insufficiente) di 26 centesimi al chilometro.
Il nuovo contratto poi non risolve dei nodi del precedente CCNL, ad esempio quello della mancata applicazione della maggiorazione del 15% per il lavoro domenicale e festivo a partire dal 1° dicembre 2009 e il mancato inquadramento degli Operatori Socio Sanitari al livello C2, oggetto questo anche di una interrogazione, datata 19 febbraio 2010, da parte del Comitato Paritetico Regionale a quello nazionale alla quale non c'è MAI stata risposta!
Nel mese di gennaio dovrebbero tenersi assemblee consultive nei luoghi di lavoro. Il nostro invito è quello di andare a votare no. Noi operatori e operatrici organizzati in Friuli – Venezia Giulia con USB e USI-AIT intendiamo promuovere momenti di lotta in difesa della nostra dignità di lavoratori e lavoratrici delle coop sociali e contro questo contratto di m***a!