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SCUOLA

riuscito lo sciopero regionale ATA, tantissime segreterie chiuse e scuole senza collaboratori scolastici

Bologna,

Tantissime segreterie chiuse, interi istituti bloccati e senza collaboratori scolastici. E' questo il bollettino della giornata di sciopero del personale ATA del 19 aprile. Anche se i dati più veritieri saranno resi noti lunedi, si può in ogni caso parlare di un successo che ha visto migliaia di adesioni in tutta l'Emilia Romagna. Fortissime sono ormai le motivazioni che vedono i lavoratori arrivare a sacrificare, oltre la passione per il proprio lavoro, una fetta del loro già magro salario, salario che si aggira attorno ai 1000 euro. Prevale ormai la consapevolezza di dover difendere, ad ogni costo, la dignità di lavoratore e che con gli attuali organici è impossibile andare avanti senza alcuna garanzia occupazionale. A Bologna si è tenuto un presidio sotto l'ufficio scolastico, organizzato dall' Unione Sindacale di Base, che ha visto centinaia di lavoratrici e lavoratori gridare a gran voce il loro diritto ad un'incontro, poi ottenuto, con i dirigenti: il vice-direttore Versari e il dirigente per le relazioni sindacali Di Palma. Nel incontro l' U.S.B ha formulato, con la chiarezza che sempre la contraddistingue, precise proposte, dalla trasformazione dei contratti di amministrativi e tecnici all'aumento di 1700 posti su tutti i profili. I dirigenti si sono cimentati nello sport nazionale dello scaricabarile gettando le responsabilità, dell'attuale situazione, al governo, pur impegnandosi a farsi portavoce e a diffondere un comunicato dove si dicono pronti a portare alcune delle richieste nei "grigi" tavoli istituzionali. Bontà loro fungere da passacarte. Il gruppo dei lavoratori dopo l'incontro si è diretto verso Piazza Ravegnana cimentandosi in un festoso quanto rumoroso Cacerolazo. Non è che l'inizio, hanno giurato i partecipanti, infatti, a breve, scenderanno nuovamente in piazza indicendo una giornata di lotta e partecipando al corteo del 1° Maggio che vede l' Unione Sindacale di Base come capofila tra i promotori della giornata bolognese.