Due camionette della polizia, una dei carabinieri, decine e decine di guardie che bloccano l’entrata di un palazzo a via Pasquarosa Marcelli Bartoletti, senza dubbio c’è un latitante l’ha dentro! E invece no. Tutto questo dispiegamento di forze per eseguire lo sfratto della famiglia Ridolfi, composta da due anziani.
Lo sfratto per morosità era stato richiesto da un privato cittadino, dopo aver acquistato la casa di edilizia agevolata. Lo stesso dispone di altri tre alloggi, quindi non potrebbe usufruire dell’intervento pubblico.
I due coniugi, che per anni hanno pagato il canone, non hanno nessuna intenzione di lasciare l’abitazione e, ora, tengono la posizione insieme a una ventina di attivisti del sindacato Asi.a.
L’AS.I.A./USB aveva richiesto più volte alla nuova Amministrazione comunale di intervenire, come previsto dal programma elettorale del M5S. Si reclamava di ripristinare la legalità attraverso la revoca delle convenzioni, così come prevede la legge, e la sospensione delle esecuzioni.
I sostenitori del diritto alla casa denunciano questo atto illegittimo commesso da un privato che ha acquistato diversi appartamenti in edilizia agevolata compresi nel piano di zona Longoni.
Asi.a Usb