L’alba del 30 novembre a via Tommaso Smith è stato eseguito lo sgombero di una casa popolare di proprietà di Roma Capitale. Il motivo è che l’alloggio sarebbe stato occupato dall’inquilino senza che questi ne avesse alcun titolo. Gli Uffici comunali però, a nostro avviso, hanno commesso una svista colossale. Tanto grande da rendere del tutto illegittima l’azione forzosa messa in campo da decine di agenti a carico del povero inquilino. Quest’ultimo infatti aveva presentato, avvalendosi dell’assistenza di questo sindacato, la domanda di assegnazione ai sensi della Legge Regionale n. 1 del 2020 (cosiddetta legge di regolarizzazione) e alla data dello sgombero non aveva ricevuto alcuna risposta, né in senso positivo né in senso opposto. Dunque l’”occupante”, candidato alla regolarizzazione per effetto di legge ed in attesa da quasi tre anni di esito, si è ritrovato in poco meno di qualche ora in mezzo alla strada, senza alcuna soluzione alternativa, nonostante il reddito bassissimo, le critiche condizioni di salute e l’età. A ciò si aggiunga un altro rilevante fatto: la sentenza del Tar numero 14013 del 21/09/2023 riguardante proprio una domanda di sanatoria inevasa, in questo caso per un alloggio dell’Ater, in cui il Giudice condanna il Comune, ente preposto a emanare le assegnazioni per tutto il patrimonio ERP, ad emanare positivo provvedimento alla domanda in quanto trascorso un tempo al di là della ragionevole attesa (art. 31 e 117 c.p.a.). Doppia beffa dunque per il candidato all’assegnazione il quale:
- Non ha visto la propria domanda lavorata nei tre anni intercorsi, con chiaro indizio di inadempienza
- Si è visto sgomberare nonostante la citata normativa regionale blocca l’esecutività del Decreto di Rilascio dell’alloggio, recitando: In deroga all’articolo 15 della legge regionale 6 agosto 1999, n. 12 (Disciplina delle funzioni amministrative regionali e locali in materia di edilizia residenziale pubblica) e successive modifiche, nei confronti di coloro che alla data del 23 maggio 2014, data di entrata in vigore del decreto legge 28 marzo 2014, n. 47, convertito con la legge 23 maggio 2014, n. 80, occupano senza titolo alloggi di edilizia residenziale pubblica, i comuni dispongono, in presenza delle condizioni richieste per l’assegnazione, la regolarizzazione dell’alloggio.
Questo sindacato ha prontamente segnalato agli Uffici comunali l’ingiustizia consumatasi, chiedendo che l’inquilino venisse subito reimmesso nell’alloggio fino ad esito della domanda di assegnazione, ma ad oggi non ha ricevuto un positivo riscontro. Denunciamo quanto accaduto presso una casa popolare del Comune di Roma, il quale fa ancora in tempo ad ammettere il proprio errore e riconsegnare l’alloggio al legittimo abitante. In caso contrario Asia-Usb metterà a disposizione del proprio iscritto l’assistenza del proprio Ufficio Legale, mettendo in campo qualsiasi azione si renderà necessaria per il reimpossesso nell’immobile.
Asia-Usb Roma