Ancora una volta le mobilitazioni messe in campo dalle lavoratrici, organizzate con USI ed USB, hanno dimostrato che è possibile incidere sulle rotte decisionali di questa amministrazione. Dopo l’iniziativa di giovedì scorso, che ha reso possibile la convocazione dell’incontro di martedì 12 giugno sulle modalità di conferimento degli incarichi di supplenza nella Scuola dell’Infanzia, abbiamo ristabilito il diritto prioritario delle insegnanti della graduatoria municipale al conferimento degli incarichi a settembre.
L'amministrazione si è impegnata inoltre a calendarizzare entro giugno una serie di incontri di trattativa per discutere le numerose questioni inerenti il settore scolastico educativo, segnalate dalle parti sociali.
USB, dopo un confronto con le centinaia di insegnanti presenti, ha sottoscritto il verbale d’incontro solo nella sua prima parte ed ha chiesto, con una nota a verbale, che si svolga perentoriamente entro il mese di giugno un tavolo di trattativa specifico sulle possibili soluzioni per la stabilizzazione del personale precario.
Noi continueremo a lottare per far valere i diritti delle lavoratrici ed ottenere:
- l’assunzione di tutto il personale in graduatoria permanente, prima della conclusione del concorso pubblico
- il corso concorso per tutto il personale inserito nelle graduatorie municipali, indipendentemente dal possesso dei requisiti stabiliti dal Concorso Pubblico, per l’inserimento in una graduatoria permanente, da cui attingere per le assunzioni.
Ed a chi dice che il corso concorso non si può fare perché la legge Brunetta lo vieta, noi diciamo che la storia insegna che le leggi si cambiano grazie alle mobilitazioni ed alle lotte sociali e sindacali. Ci sbalordisce quindi l’atteggiamento di quei sindacati che appaiono “più realisti del re”, nascondendosi dietro ai dettami di legge.
Tutte le volte che si sono trincerati dietro a norme, leggi e chiusure, i sindacati di base hanno invece dimostrato sul campo che la lotta paga sempre. Di esempi ce ne sono tanti ma la più recente è la legge regionale sui Nidi, che non è stata ancora applicata proprio grazie alle mobilitazioni delle educatrici.
Ma cosa ci si può aspettare da chi, sottoscrive accordi peggiorativi, come quello con la funzione pubblica del 3 maggio avvallando esuberi, licenziamenti e maggiore precarietà?
USB ed USI hanno più volte denunciato la complicità di Cgil Cisl Uil, che solo a parole contrastano questo governo, ma di fatto stanno consentendo la sua opera di distruzione delle condizioni materiali e dei diritti di milioni di lavoratori e lavoratrici, disoccupati e pensionati.
Contro questo attacco, USB, USI ed altre forze del sindacalismo conflittuale, chiamano tutti e tutte il 22 giugno A SCIOPERARE E SCENDERE IN PIAZZA, per dire no al governo Monti, alla riforma Fornero sul lavoro pubblico ed alla privatizzazione dei servizi, tra cui i nidi e le scuole dell’infanzia comunali.