COMUNICATO STAMPA
“E’ incomprensibile come sia stato possibile interrompere il servizio di derattizzazione della capitale, svolto fino al mese di ottobre da circa 30 operai dell’appalto AMA, che da allora hanno perso il lavoro”, denuncia Maria Teresa Pascucci, della Federazione Provinciale USB.
Prosegue Pascucci: “Il programma straordinario di derattizzazione avviato dal Comune di Roma, che ha coinvolto anche numerose istituzioni di Governo come i ministeri della Salute e dell’Ambiente e l’Istituto Superiore di Sanità, evidenzia ancora di più la grande resposabilità assunta dall’AMA, che abbiamo già denunciato anche al Commissario Tronca e al Presidente Fortini senza ricevere alcuna risposta”.
Sottolinea la rappresentante USB: “E’ inaccettabile che mentre 30 famiglie sono rimaste improvvisamente senza reddito, si debbano investire ingenti risorse economiche per porre rimedio ad un’emergenza che mette a rischio la salute pubblica. Se pensiamo che gli operai da quattro mesi senza lavoro garantivano anche il diserbo, la sanificazione delle piazze, l’eliminazione del guano, la disinfestazione dei cassonetti e degli androni del centro storico, non è difficile capire cosa abbia prodotto la proliferazione di ratti e gabbiani”.
“L’USB si appresta a chiedere conto dell’interruzione del servizio ai responsabili di questa vicenda, in tutte le sedi istituzionali ed anche giudiziarie, perché non si può far rischiare la salute dei romani per incompetenza e sciatteria e pregiudicare il posto di lavoro di decine di lavoratori”, conclude Pascucci.