L’ulteriore riduzione degli organici dei nidi si sta concretizzando grazie alla colpevole assenza dei sindacati concertativi che hanno disertato la trattativa indetta dell’amministrazione.
Da ormai tanto tempo RdB si batte per contrastare l’opera di demolizione dei servizi educativi pubblici messa in atto dall’amministrazione romana in combutta con cgil,cisl e uil.
Abbiamo lottato perché gli accordi del 7 novembre 2006 ed il 28 maggio 2007, firmati nonostante le proteste di tutte le lavoratrici, fossero modificati;
abbiamo pazientemente atteso che l’amministrazione trasformasse in atti concreti le promesse di cambiamento espresse in molte occasioni;
abbiamo presentato all’amministrazione le proposte scaturite dal confronto con centinaia di educatrici;
abbiamo usato tutti gli strumenti in nostro possesso per evidenziare le storture dovute ad una concertazione che escludeva la possibilità di qualsiasi confronto democratico.
In cambio abbiamo avuto parole:
parole quelle dell’Assessore Marsilio che si è limitata a proclamare la “rilevanza sociale del servizio” sostenendo l’urgenza di regole condivise con le lavoratrici;
parole quelle di Alemanno che in campagna elettorale, prometteva la modifica dell’accordo del 7 novembre .
Il 23 marzo 2009 l’amministrazione ha convocato le parti sindacali per discutere la modifica dell’accordo ma cgil cisl e uil, hanno preferito disertare la riunione chiedendo un differimento ad altra data, lasciando di fatto e volutamente libera l’amministrazione di decidere la riduzione degli organici e di mettere in atto la definitiva demolizione del servizio.
Ora il dipartimento XI invia la circolare propedeutica per i trasferimenti delle educatrici con l’elenco delle perdenti sede e i nuovi organici ridotti.
E’ un atto gravissimo che sottolinea nuovamente la volontà di agire in senso unilaterale senza la più piccola intenzione di ascoltare chi i servizi li gestisce e li usa.
Non possiamo più aspettare, è il momento di costringere l’assessore ed i sindacati concertativi a fare un passo indietro, subito !
Alle lavoratrici chiediamo:
· di smascherare pubblicamente chi per l’ennesima volta pensa di gestire i nidi, pagati con le tasse versate dai noi cittadini, come aziende private dove il padrone (in questo caso l’assessore Marsilio) può decidere fuori da ogni regola;
· di non presentare domanda di trasferimento.
Nel frattempo incalzeremo l’amministrazione affinché riapra tempestivamente le trattative e chiameremo le lavoratrici ad una grande mobilitazione spingendo la nostra protesta, se necessario, fino alle forme di lotta più dure.
RdB ha inoltre avviato un tentativo di conciliazione con l’amministrazione in vista dello sciopero del 23 aprile 2009 e manifesteremo di nuovo per il diritto ad un lavoro dignitoso.
Solo attraverso la determinazione e la capacità di organizzarsi è possibile invertire la ROTTA
ORGANIZZATI CON RDB-CUB!