Un grazie di cuore a tutti i lavoratori e le lavoratrici che hanno votato la lista USB Pubblico Impiego.
Un grazie di cuore a tutti quelli che si sono candidati mettendoci la faccia ma anche la passione. Un grazie di cuore a chi è stato eletto, ma anche a chi “non ce l’ha fatta”, a chi ha sottoscritto le nostre liste permettendoci di presentarle, a chi ha accettato la nomina a membro delle Commissioni elettorali e quelle di scrutatore, consentendo alla macchina di potersi mettere in moto.
Ancora grazie a tutte e a tutti quelli che ci hanno dato fiducia, grazie a questa piccola/grande squadra che ha dedicato parte del suo tempo e delle sue energie per portare avanti con caparbietà l’idea di un sindacato diverso. E grazie ai lavoratori e alle lavoratrici delle sedi dove abbiamo raggiunto un ottimo risultato diventando il primo o il secondo sindacato.
Non è stata un’elezione facile dopo due anni di pandemia, di lontananza dai posti di lavoro, di assemblee fatte quasi esclusivamente on line che penalizzano sicuramente il confronto diretto tra e con i lavoratori. Quello che noi prediligiamo.
E adesso è il momento di fare dei bilanci, a testa alta e senza nascondersi. Per noi il risultato è sicuramente soddisfacente, viste le condizioni e il contesto di partenza, ma non ottimale. Un risultato che sconta, ancora una volta, il clientelismo ed il controllo certosino del voto nelle sedi, dove i seggi volanti viaggiano da una sede all’altra “affidati” a candidati di una lista che in quel territorio la fa da padrona e a delegati, della stessa sigla, in pensione. O dove l’arroganza e la paura di perdere consensi si è trasformata in intimidazione nei confronti dei nostri iscritti. In questo clima abbiamo votato e in un contesto dove i gadget pre-voto hanno preso il posto delle proposte, delle idee, dei programmi, della voglia di cambiare. Dove ci si è spinti addirittura a promettere posti di lavoro, che non arriveranno mai, per i figli disoccupati.
Non cerchiamo giustificazioni: il risultato del voto ci sprona ad andare avanti sulla nostra strada con sempre maggiore convinzione e determinazione per pretendere trasparenza, tutela dei diritti e del salario di tutti e tutte e non privilegi ad personam, ricerca delle soluzioni ai problemi che ostacolano la (ri)affermazione del ruolo dell’Ente e il riconoscimento effettivo delle sue professionalità. Perché solo così torneremo a riconquistare la nostra dignità di lavoratori e lavoratrici, non regalandola agli intrallazzatori di turno.
Grazie ancora a chi ci ha dato fiducia, senza ricevere nulla in cambio!
USB P.I. INAIL
Roma, 11 Aprile 2022