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Precari CRI

SALGONO SUL COLOSSEO I LICENZIATI DA CROCE ROSSA. Oggi continua il presidio alla Regione Lazio

Roma,

USB, URGE TAVOLO CON ARES, REGIONE, CRI E FUNZIONE PUBBLICA

Sono saliti sul Colosseo calando uno striscione i lavoratori del 118 licenziati dalla Croce Rossa Italiana  e chiedono la riassunzione con contratti stabili.
L'iniziativa è nata dopo un incontro con il responsabile Segreteria  dell'assessorato alla Salute della Regione Lazio, Dott. Moretti, dal quale non sono emerse sufficienti garanzie per i 91 lavoratori, messi alla porta dal 1 ottobre, dopo aver a lungo svolto il  servizio in convenzione con l'Ares.
Intanto a Roma prosegue il presidio permanente davanti al Consiglio regionale del Lazio, in via Rosa Raimondi Garibaldi,  iniziato dallo scorso 30 settembre.
L'Unione Sindacale di Base continua a sostenere la giusta lotta dei lavoratori, condannando sia l'atteggiamento di CRI che ha li ha bruscamente licenziati senza garanzie e prospettive, sia l'Ares, che per un settore così delicato come quello del servizio di emergenza ha scelto la strada dell'affidamento ai privati senza le necessarie garanzie di qualità e trasparenza.
USB è accanto ai lavoratori saliti sul Colosseo, auspicando che a questo gesto non si diano risposte di repressione ma giunga invece fattivo interessamento da parte di tutte le forze politiche e sociali. In tal senso chiede la convocazione di un tavolo urgente che, oltre Ares e Giunta Polverini,  coinvolga anche CRI e Funzione Pubblica.


Roma, 11 ottobre 2011

Rassegna stampa e dichiarazioni:

12 ottobre 2011 - Il Tempo online

5 Protesta degli operatori della Croce rossa al Colosseo contro 91 licenziamenti

Alcuni lavoratori impiegati nella Cri hanno occupato il primo anello

Roma - I manifestanti chiedono «il reintegro in Cri, dopo essere stati licenziati». All'esterno un altro gruppo di colleghi hanno manifestato con loro . L'Usb spiegano che l'iniziativa è nata dopo un incontro con il responsabile segreteria dell'assessorato alla Salute della Regione «dal quale non sono emerse sufficienti garanzie per i 91 lavoratori, messi alla porta dal 1 ottobre, dopo aver a lungo svolto il servizio in convenzione con l'Ares». Intanto prosegue il presidio permanente davanti alla Regione in in via Rosa Raimondi Garibaldi iniziato dallo scorso 30 settembre.

Roma, lavoratori licenziati da Cri salgono sul Colosseo

Usb: Chiedono la riassunzione con contratti stabili

Roma - Sono saliti sul Colosseo calando uno
striscione i lavoratori del 118 licenziati dalla Croce Rossa
Italiana e chiedono la riassunzione con contratti stabili.
L`iniziativa, spiegano i sindacati di base, � nata dopo un
incontro con il responsabile segreteria dell`assessorato alla
Salute della Regione Lazio, "dal quale non sono emerse
sufficienti garanzie per i 91 lavoratori, messi alla porta dal 1
ottobre, dopo aver a lungo svolto il servizio in convenzione con
l`Ares".

Intanto a Roma prosegue il presidio permanente davanti al
consiglio regionale del Lazio, in via Rosa Raimondi Garibaldi,
iniziato dallo scorso 30 settembre. L`Unione sindacale di base
spiega in una nota di sostenere "la giusta lotta dei lavoratori,
condannando sia l`atteggiamento di Cri che ha li ha bruscamente
licenziati senza garanzie e prospettive, sia l`Ares, che per un
settore cos� delicato come quello del servizio di emergenza ha
scelto la strada dell`affidamento ai privati senza le necessarie
garanzie di qualit� e trasparenza". Il sindacato di base chiede
quindi la convocazione di un tavolo urgente che, oltre Ares e
giunta Polverini, coinvolga anche Cri e Funzione Pubblica.

SANITA'. USB: SERVE TAVOLO ARES-CRI-REGIONE-FUNZIONE PUBBLICA

"FATTIVO INTERESSAMENTO DI TUTTE LE FORZE POLITICHE E SOCIALI"

Roma - "Sono saliti sul Colosseo calando uno
striscione i lavoratori del 118 licenziati dalla Croce Rossa
italiana e chiedono la riassunzione con contratti stabili". Lo
dice l'<//u><//u>Usb<//u><//u> in una nota.
L'<//u><//u>iniziativa e'<//u><//u> nata dopo un incontro con il responsabile
segreteria dell'<//u><//u>assessorato alla Salute della Regione Lazio, "dal
quale non sono emerse sufficienti garanzie per i 91 lavoratori",
messi alla porta dall'<//u><//u>1 ottobre, dopo aver a lungo svolto il
servizio in convenzione con l'<//u><//u>Ares.
Intanto a Roma prosegue il presidio permanente davanti al
Consiglio regionale del Lazio, in via Rosa Raimondi Garibaldi,
iniziato dallo scorso 30 settembre. L'<//u><//u>Unione sindacale di base
"continua a sostenere la giusta lotta dei lavoratori, condannando
sia l'<//u><//u>atteggiamento di Cri che ha li ha bruscamente licenziati
senza garanzie e prospettive, sia l'<//u><//u>Ares, che per un settore
cosi'<//u><//u> delicato come quello del servizio di emergenza ha scelto la
strada dell'<//u><//u>affidamento ai privati senza le necessarie garanzie
di qualita'<//u><//u> e trasparenza".
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che a questo gesto non si diano risposte di repressione ma giunga
invece fattivo interessamento da parte di tutte le forze
politiche e sociali. In tal senso chiede la convocazione di un
tavolo urgente che, oltre Ares e Giunta Polverini, coinvolga

 

 

 

 

11 ottobre 2011 - Asca

ROMA: USB, LICENZIATI CROCE ROSSA SALGONO SUL COLOSSEO PER PROTESTA

Roma - Sono saliti sul Colosseo calando uno striscione i lavoratori del 118 licenziati dalla Croce Rossa Italiana e chiedono la riassunzione con contratti stabili.

''L'iniziativa e' nata dopo un incontro con il responsabile Segreteria dell'assessorato alla Salute della Regione Lazio, Dott. Moretti, dal quale non sono emerse sufficienti garanzie per i 91 lavoratori, messi alla porta dal 1 ottobre, dopo aver a lungo svolto il servizio in convenzione con l'Ares''.

Lo riferisce, in una nota, l'Unione Sindacale di Base.

Intanto a Roma prosegue il presidio permanente davanti al Consiglio regionale del Lazio, in via Rosa Raimondi Garibaldi, iniziato dallo scorso 30 settembre.

L'Unione Sindacale di Base ''continua a sostenere la giusta lotta dei lavoratori, condannando sia l'atteggiamento di CRI che ha li ha bruscamente licenziati senza garanzie e prospettive, sia l'Ares, che per un settore cosi' delicato come quello del servizio di emergenza ha scelto la strada dell'affidamento ai privati senza le necessarie garanzie di qualita' e trasparenza''.

Usb e' ''accanto ai lavoratori saliti sul Colosseo, auspicando che a questo gesto non si diano risposte di repressione ma giunga invece fattivo interessamento da parte di tutte le forze politiche e sociali. In tal senso chiede la convocazione di un tavolo urgente che, oltre Ares e Giunta Polverini, coinvolga anche CRI e Funzione Pubblica''.

 

Lavoratori del 118 licenziati dalla Croce Rossa salgono sul Colosseo per protesta

Chiedono la riassunzione con contratti stabili. Per l'Usb urge "la convocazione di un tavolo che, oltre Ares e Giunta Polverini, coinvolga anche Cri e Funzione Pubblica"

Roma - "Sono saliti sul Colosseo calando uno striscione i lavoratori del 118 licenziati dalla Croce Rossa Italiana e chiedono la riassunzione con contratti stabili". A darne notizia e' l'Unione sindacale di base (Usb), spiegando che l'iniziativa e' nata dopo un incontro con il responsabile segreteria dell'assessorato alla Salute della Regione Lazio, "dal quale non sono emerse sufficienti garanzie per i 91 lavoratori, messi alla porta dal 1 ottobre, dopo aver a lungo svolto il servizio in convenzione con l'Ares". Intanto a Roma prosegue il presidio permanente davanti al Consiglio regionale del Lazio, in via Rosa Raimondi Garibaldi, iniziato dallo scorso 30 settembre. L'Unione sindacale di base continua a sostenere "la giusta lotta dei lavoratori, condannando sia l'atteggiamento di Cri che ha li ha bruscamente licenziati senza garanzie e prospettive, sia l'Ares, che per un settore cosi' delicato come quello del servizio di emergenza ha scelto la strada dell'affidamento ai privati senza le necessarie garanzie di qualita' e trasparenza". Usb e' accanto ai lavoratori saliti sul Colosseo, auspicando che "a questo gesto non si diano risposte di repressione ma giunga invece fattivo interessamento da parte di tutte le forze politiche e sociali". In tal senso l'Usb chiede "la convocazione di un tavolo urgente che, oltre Ares e giunta Polverini, coinvolga anche Cri e Funzione Pubblica".

11 ottobre 2011 - La Repubblica online

Lavoratori Cri, protesta al Colosseo

 

Roma - Protesta degli operatori della Croce rossa al Colosseo, contro 91 licenziamenti. Alcuni lavoratori, impiegati nella 'Cri' fino ad alcuni giorni fa, hanno occupato una zona del primo anello dell'anfiteatro Flavio esponendo fuori da un arco uno striscione dalla scritta "Salviamo il personale della Croce Rossa". I manifestanti chiedono "il reintegro in Cri, dopo essere stati licenziati". All'esterno c'è un altro gruppo di manifestanti. "Occupiamo tutto. Rimarremo qui fin quando non sarà trovato un rimedio alla nostra situazione", hanno spiegato i cinque lavoratori che occupano il Colosseo. Nei giorni scorsi gli stessi manifestanti avevano fatto irruzione in Campidoglio per gli stessi motivi. Durante il 'blitz' un vigile urbano era rimasto lievemente ferito.

11 ot

PROTESTA

Precari licenziati dalla Croce Rossa occupano primo anello del Colosseo

Sono saliti e hanno esposto uno striscione. Sindacato Usb: «Chiedono la riassunzione con contratti stabili»

Roma - «Occupiamo tutto il Colosseo. Rimarremo qui fino a quando non sarà trovato un rimedio alla nostra situazione». Un gruppo di lavoratori del 118 licenziati dalla Croce Rossa Italiana è salito sul primo anello dell'Anfiteatro Flavio per chiedere la riassunzione con contratti stabili. I manifestanti hanno esposto uno striscione dall’arco «Salviamo il personale della Croce rossa». All’esterno del Colosseo, un altro gruppo di lavoratori che sostiene la protesta dal basso.

INCONTRO ANDATO MALE - L'iniziativa, spiegano i sindacati di base, è nata dopo un incontro con il responsabile segreteria dell'assessorato alla Salute della Regione Lazio, «dal quale non sono emerse sufficienti garanzie per i 91 lavoratori, messi alla porta dal primo ottobre, dopo aver a lungo svolto il servizio in convenzione con l'Ares 118».

PRESIDIO PERMANENTE -Intanto a Roma prosegue il presidio permanente davanti al consiglio regionale del Lazio, in via Rosa Raimondi Garibaldi, iniziato dallo scorso 30 settembre. L`Unione sindacale di base spiega in una nota di sostenere «la giusta lotta dei lavoratori, condannando sia l'atteggiamento di Cri che ha li ha bruscamente licenziati senza garanzie e prospettive, sia l'Ares, che per un settore così delicato come quello del servizio di emergenza ha scelto la strada dell'affidamento ai privati senza le necessarie garanzie di qualità e trasparenza». Il sindacato di base chiede quindi la convocazione di un tavolo urgente che, oltre Ares e giunta Polverini, coinvolga anche Cri e Funzione Pubblica.