È notizia di ieri che la sindaca di San Lazzaro Isabella Conti sia pronta a firmare con Confesercenti-Assohotel un protocollo di intesa mirato a “emancipazione ed integrazione” per le profughe ed i profughi ucraini in fuga dai teatri di guerra.
Albergatori e ristoratori bolognesi imparano in fretta dai loro cugini romagnoli riproponendo la stessa formula di sfruttamento. La proposta è di rilanciare l'occupazione in quei settori di ristorazione e turismo, in cui si lavora con paghe da fame, ritmi massacranti, straordinari non pagati, puntuale elusione del CCNL.
Condizioni di lavoro che durante la pandemia sono peggiorate ulteriormente dietro la falsa retorica per cui bisognava stringere i denti per il danno subito dalle chiusure. Forme di sfruttamento che non siamo più disposti a subire, ed ecco pronta la soluzione: manodopera a basso costo a chi fugge dalla guerra come gesto filantropico.
Insomma, la portata è ghiotta, ma faremo di tutto per fargliela andare di traverso a questa classe imprenditoriale parassitaria che lucra sul bisogno di lavorare, in territori dove il turismo produce quattrini ma le paghe sono da fame, che ha lucrato sulla pandemia contraendo salari e diritti e oggi lucra sulla fame di chi fugge dalla guerra.
Una storia che fa accapponare la pelle, che va condannata e monitorata.
Invitiamo chiunque la pensi come noi a contattarci per mobilitarci assieme.
Per migliori condizioni di lavoro per italiani e migranti, perché il lavoro deve essere dignitoso per tutti/e o non lo sarà per nessuno!
ABBASSARE LE ARMI, ALZARE I SALARI
Federazione del Sociale Emilia Romagna