Nelle ultime settimane a Taranto, Genova e Roma ci sono state importanti mobilitazioni e scioperi in difesa dell'acciaio italiano.
I nostri colleghi di Taranto hanno bloccato venerdì in centinaia l'autostrada Roma-Napoli.
Il governo oggi si sta rimangiando tutte le promesse fatte lo scorso anno su questa importante vertenza.
Ci ricordiamo tutti Urso a Marina di Massa che ci rassicurava sull’ingresso come socio maggioritario dello stato italiano nell'ex Ilva, rassicurandoci di conseguenza sulle sorti di SANAC.
A livello nazionale si torna a parlare delle sorti del siderurgico, purtroppo però riproponendo le stesse ricette che abbiamo visto fallire negli ultimi decenni.
A noi oggi tocca lottare per far sentire la voce di SANAC dentro questa battaglia per il futuro di tutti noi.
Non abbiamo bacchette magiche, ma pensiamo che l'organizzazione dei lavoratori, la lotta e alzare la voce quando serve, siano gli unici strumenti che abbiamo a disposizione per far sentire le nostre ragioni a chi di dovere.
Per queste ragioni convochiamo per il giorno 28 ottobre ore 10.30 di fronte ai cancelli della SANAC un’assemblea, per incontrarci nuovamente e organizzare assieme i prossimi passi, dal basso, ognuno dicendo la propria e mettendosi in gioco in prima persona.
Soltanto uniti possiamo salvare la SANAC!
Unione sindacale di Base Massa