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Comunicati Stampa

SANITÀ: IMPONENTE MANIFESTAZIONE USB PER LE VIE DI MILANO AL FIANCO DEI LAVORATORI DELLA SANITÀ PUBBLICA E DEL SAN RAFFAELE IN SCIOPERO

Roma,

“Nonostante le mille inefficienze burocratiche, che ci hanno portato anche a denunciare pubblicamente le inadempienze della Regione Lombardia in tema di garanzia dei servizi minimi in caso di sciopero, consideriamo pienamente riuscita l’azione di sciopero e fortemente partecipata la manifestazione che si è conclusa alla sede della Regione”, dichiara Licia Pera dell’Esecutivo Nazionale USB Pubblico Impiego.

 

“Le politiche di riduzione della spesa, che assumono nomi e giustificazioni diverse da regione in regione, producono tutte lo stesso risultato – sottolinea la dirigente USB - cancellazione di centinaia di strutturale della rete sanitaria pubblica e conseguente riduzione degli operatori che ne legittimano ancora la sopravvivenza; sostituzione del sistema sanitario pubblico con un modello fallimentare, in grado di garantire solo chi potrà pagarsi una assicurazione integrativa, e smantellamento del sistema di stato sociale attraverso un intervento destrutturante, che interviene nella sanità ma anche nel mondo della scuola e degli enti locali”.

 

“In Lombardia – prosegue Licia Pera - la situazione è resa più grave dal livello di corruttela che ha origine dalla politica e permea il sistema sanitario stesso. Notevoli sono infatti le  corresponsabilità,  che  vanno dalle scelte ‘politiche’ dei Manager delle ASL, fino al finanziamento illecito di gruppi imprenditoriali e di potere di carattere nazionale, come l’intera vicenda del San Raffaele sta dimostrando. Per tutto questo, la disponibilità al colloquio che l’Assessore alla Salute della Lombardia ci ha garantito a fine manifestazione, non tranquillizza affatto i lavoratori e le lavoratrici del sistema e legittima ulteriori forme di lotta”.

 

Conclude Licia Pera: “L’iniziativa di oggi ben si colloca in funzione del più ampio movimento di indignazione che sfilerà sabato prossimo per le vie di Roma in occasione del NO MONTI DAY, e caratterizza il nostro intervento in Lombardia al pari delle iniziative di protesta e di lotta che si stanno sviluppando in molte altre regioni”.