A seguito dell’intervento dell’USB, oltre 65 lavoratori interinali, che da circa 10 anni svolgono funzioni amministrative per la ASL Rm B, hanno finalmente ottenuto il corretto inquadramento all’INPS.
Nonostante il loro lungo rapporto con la ASL questi lavoratori erano infatti stati inquadrati come “apprendisti” dall’ultima azienda interinale subentrata nell’appalto. Per l’azienda un bel risparmio: circa 3.300 Euro per i lavoratori giornalieri e quasi 5.000 per i turnisti. Un risparmio, però, a danno dell’INPS e dei lavoratori, i quali a fine carriera lavorativa avrebbero ricevuto una pensione inferiore al dovuto.
Dopo la regolarizzazione dei lavoratori, l’USB chiederà anche il versamento all’INPS delle somme ingiustamente sottratte all’Ente ed agli interinali.
Si tratta di un ennesimo caso di diritti violati, che coinvolge il Servizio Sanitario Regionale e la miriade di ditte e cooperative a cui vanno appalti milionari di soldi pubblici. Avvenuto per mancanza di controlli e nel silenzio delle altre organizzazioni sindacali, le quali, nonostante le numerose segnalazioni, solo oggi si ergono a difesa dei lavoratori.
Da anni l’USB denuncia lo scandalo degli appalti milionari nella Sanità Pubblica, sostenendo, conti alla mano, che i costi per la collettività sarebbero inferiori se gli stessi lavoratori “appaltati” fossero assunti direttamente dal Servizio Pubblico.
Purtroppo oggi assistiamo al perdurare del consociativismo, a danno del servizio pubblico e dei lavoratori. Il nuovo Presidente della Regione Zingaretti, mentre incontra i sindacati concertativi si guarda bene da confrontarsi con l’USB su questo ed altri problemi centrali per la Sanità del Lazio.
Anche per tali ragioni l’USB avvierà le procedure per lo sciopero della Sanità regionale del Lazio.