VERSO LO SCIOPERO DELLA SANITÀ REGIONALE

USB Lazio aveva fin da subito espresso tutta la propria preoccupazione sul fatto che la Spending Review diventasse una mannaia sui servizi ai cittadini e un taglio all’occupazione e al reddito di tanti lavoratori, invece che un “risparmio della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini”, come scritto sullo stesso testo del Decreto poi convertito in legge.

 

La direttiva emanata dalla Regione Lazio va esattamente in questa direzione, colpendo le aziende e gli enti del servizio sanitario regionale, con tagli indiscriminati fino al 62% che si ripercuotono sui livelli occupazionali e salariali dei lavoratori degli appalti esternalizzati, mentre compromettono il livello dei servizi offerti ai pazienti.

 

Il presidio permanente dei lavoratori al Politecnico di Tor Vergata, che proseguirà davanti all’ospedale, e le assemblee convocate d’urgenza in altre strutture sono il segnale di un clima di crescente tensione destinato a esacerbarsi ulteriormente, anche di fronte agli esiti inconcludenti degli incontri avuti con le varie direzioni aziendali.

 

USB Lazio ha inviato oggi una lettera al Prefetto richiedendo l’urgente convocazione di un tavolo di regia alla presenza del nuovo commissario regionale alla sanità, Enrico Bondi, in cui si affrontino le gravi problematiche sorte con l’applicazione della direttiva regionale. Tale tavolo non può prescindere dalla sospensione della direttiva stessa e di tutte le altre procedure messe in moto nelle varie aziende e enti del SSR.

 

USB ha anche avviato le procedure preparatorie di un primo sciopero della Sanità nel Lazio come segnale inequivocabile della volontà di rappresentare la legittima rabbia dei lavoratori, di tutelare il servizio sanitario ai cittadini e di fermare da subito questo scempio.