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Lombardia Sanità Privata

SANITA' PRIVATA IN LOMBARDIA DOPPI TAGLI CON LA SPENDIG REVIEW

Milano,

Dopo le rassicurazioni propagandistiche del Governatore Formigoni dello scorso venerdì sulla sanità lombarda per cui si manterrebbero i livelli occupazionali e non ci sarebbe alcun taglio dei posti letto, siamo costretti ad affrontare la realtà.

Infatti i nuovi proprietari del San Raffaele preannunciano licenziamenti e si ipotizzano provvedimenti che interverranno pesantemente sui lavoratori degli ospedali pubblici, con le inevitabili ricadute sui servizi per i cittadini.

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Questo autunno il comparto della sanità, pubblica e privata, che in Lombardia conta 140.000 posti di lavoro,  potrà essere pesantemente ridimensionato: da licenziamenti, dal blocco del turn over e dal mancato rinnovo dei contratti a tempo determinato.

Ma già oggi la situazione è al collasso. Nei pronto soccorso si garantisce il servizio grazie a medici e infermieri precari; nei reparti il personale è sottodimensionato e costretto a condizioni di lavoro stressanti, con anche possibili rischi per i pazienti.

 

Quali saranno le ricadute sui servizi? Si riapriranno i reparti chiusi nel mese di agosto? E quale il destino dei "piccoli ospedali"?

“Non basta sbandierare la virtuosità e il pareggio di bilancio per tranquillizzare – afferma Gianfranco Bignamini, USB Lombardia Responsabile del Comparto Sanità Privata –. In questi ultimi anni abbiamo verificato, anche grazie ad alcune indagini della Magistratura, che il sistema sanitario lombardo è permeabile al malaffare, aperto ai faccendieri e presenta parecchie criticità nel sistema, a partire dalla forte centralizzazione ospedaliera a discapito del territorio.

Cittadini e lavoratori hanno già dato, i primi con la compartecipazione attraverso i ticket sulle prestazioni e l'aumento dell'addizionale IRPEF, i secondi con il blocco del rinnovo dei contratti  nazionali di lavoro (31 mesi per i pubblici e 55 mesi per i privati). Servono altre scelte, altri investimenti”.

 

USB Sanità Privata Lombardia, dichiara: “La razionalizzazione della spesa pubblica è un obiettivo da noi sempre condiviso, tanto più con la crisi che ha accentuato e reso evidenti i punti deboli del sistema. Per questo insistiamo nel ritenere necessario avviare urgentemente il confronto con  Regione Lombardia per indicare la riduzione degli sprechi, a partire dal controllo sugli appalti e sulle sperimentazioni gestionali, sulle consulenze e sull'acquisto di beni e servizi, per valutarne effettivamente costi e benefici. E serve una seria riflessione sulle modalità di accreditamento dei soggetti privati, a garanzia della corretta e trasparente gestione delle risorse pubbliche che finiscono nei bilanci di aziende ed enti privati”.

 

 

                                                      USB LAVORO PRIVATO LOMBARDIA