La scrivente Organizzazione Sindacale USB- P.I, facendosi portavoce del disagio di milioni di cittadini Lombardi, esprime tutto il suo disagio per i tagli ai posti letto imposti dalla Spending Review, circa 24.000 di cui quasi 3000 in Regione Lombardia; nonché del disagio dei lavoratori che si vedranno decurtare dell'1,4% i propri salari rispetto al 2004.
Ritiene inacettabile l'introduzione della mobilità del personale del comparto prevista dal Decreto Sanità per comprovate esigenze, con collocazione presso ASL della Regione al di fuori
dell'ambito provinciale.
Ritiene inaccettabile il blocco dei contratti ed il taglio della produttività, l’introduzione delle schede di valutazione del personale, il taglio dei ticket/mensa e l’aumento dei carichi di lavoro; chiede un piano di stabilizzazione di tutto il personale precario e, in assenza di questo, di rinnovare i contratti in scadenza.
In considerazione di tutti gli scandali legati agli appalti nella pubblica amministrazione ed in particolare nel nostro settore, la scrivente, inoltre, ritiene che vadano reinternalizzati tutti i servizi dati in appalto. Si chiede che la Regione, in considerazione dell'enorme quantità di denaro pubblico
che rimborsa da anni all'Ospedale San Raffaele, si faccia garante di una proposta di acquisizione pubblica non più rinviabile, anche in considerazione delle condizioni attuali di lavoro dei dipendenti del San Raffaele.
Per tutto quanto sopra esposto, la scrivente Organizzazione Sindacale USB- P.I
dichiara:
Lo stato di agitazione di tutto il personale del comparto Sanità della Regione Lombardia a partire dal giorno 8 ottobre 2012 e avvia tutte le procedure di Conciliazione , previste ai sensi della legge 146/90, così come modificata ai sensi dell'Art.1 comma 4 della legge 83/200.
USB-P.I.
Sanità Lombardia