Gli infermieri del Centro Trasfusionale da anni subiscono una organizzazione del lavoro che li costringe ad essere presenti in servizio pressoché tutte le domeniche, a subire continui cambi turni, a non poter programmare le ferie. Nel denunciare con forza la situazione, la RdB è riuscita negli ultimi mesi a strappare all’Amministrazione una serie di confronti politici e tecnici, ponendo le premesse per la soluzione dei problemi dei lavoratori.
Giovedì 25 marzo u.s. è stato convocato il tavolo tecnico tra Direzione sanitaria, RSU e OO.SS. per definire gli aspetti tecnici della riorganizzazione delle attività del Centro trasfusionale.
Alcune OO.SS. e un pugno di pseudo sindacalisti con l’evidente e logico avallo della Direzione Aziendale, hanno strumentalmente fatto fallire il tavolo tecnico e si sono spinti fin quasi all’aggressione fisica nei confronti dei dirigenti RdB presenti con la conseguenza di aver impedito la risoluzione dei problemi dei lavoratori.
Quanto è successo il 25 scorso deve far riflettere tutti i lavoratori. Il comportamento tenuto da alcune OO.SS. e dalla Direzione, da una parte ci dice molto sulla deriva di quanti ormai - consapevolmente o inconsapevolmente (il che sarebbe anche peggio) - si comportano come adepti di un sindacato giallo trasversale aziendale; dall’altra, ci svela una Direzione priva di scrupoli, che si adopera, dopo mesi di lavoro in tal senso, non per chiudere le vertenze ma per far fallire deliberatamente una trattativa da essa stessa convocata. C’è da inquietarsi molto per il comportamento oggettivamente prezzolato di questi presunti rappresentanti dei lavoratori che vanno contro gli interessi di altri lavoratori e per la totale mancanza di equilibrio e di senso della realtà che traspare nelle scelte della Direzione aziendale.
Sono mesi e mesi, ormai, che in Ospedale si è instaurato un clima di sudditanza delle OO. SS. verso la Direzione aziendale, in cambio della quale non vi è alcun vantaggio reale per i lavoratori ma solo per chi persegue un proprio tornaconto personale.
La presenza di un Sindacato, oggi la RdB ma domani qualsiasi altro, e come è successo già alla stessa CGIL, che opera nell’interesse dei lavoratori, che contrasta a viso aperto la violazione delle regole a danno dei lavoratori, che denuncia apertamente le contraddizioni del sistema, è qualcosa di incomprensibile e di veramente insopportabile per coloro che incarnano il sistema di potere aziendale. Oggi chi fa sindacato, paradossalmente, finisce per disturbare il manovratore e i suoi accoliti e per questo deve essere escluso con ogni mezzo e messo in condizione di non nuocere.