La riforma epocale, evocata da Zaia, che viene dopo 17 anni dal precedente Piano Sociosanitario è la continuazione della spending review, solamente ora non viene più invocata perchè ormai troppo impopolare. Il presidente Zaia dichiara: “Il piano di rientro regionale non prevede la chiusura degli ospedali, ma anzi con questa riforma manterremo la leadership nazionale!” .
Ma la realtà è molto diversa, dal 2000 al 2009 sono stati tagliati 45.000 posti letto, 20.000 solo nel 2009. Tra il 2010 e 2012 altri 7000. Entro il 2015 in veneto altri 1227 letti verranno tagliati, con la magra consolazione di essere compensati con l'istituzione di 177 posti letto in Ospedali di Comunità.
La Corte dei Conti ha certificato un debito nella sanità Veneta del 2011, pari a 4,4 miliardi di euro, per mancati pagamenti ai fornitori, una enormità.
La scadenza del rinnovo dei Direttori Generali doveva essere l'occasione per ridurre il numero delle Ulss, così aveva promesso Zaia; poteva essere una occasione per rivedere il ruolo dei direttori generali, figure monocratiche, che gestiscono il territorio e la cassa della sanità . Vale la pena ricordare che le nomine dei D.G. delle Ulss e delle Aziende Ospedaliere, fatte dalla regione, sono espressione delle lobbi politiche.
Ancora una volta i tagli si fanno sulla salute dei cittadini e si confermano invece le spese a favore dei direttori generali e i loro ricchi stipendi! Un direttore generale si porta a casa circa 300.000€/anno....Si aumentano i primari: da 727 a 754?! Alla faccia della spending review!
Certo non si chiudono ora gli ospedali, ma si prepara la loro lenta destrutturazione, attraverso il depotenziamento graduale. Si parla di 7 Ospedali “inessenziali”, fra questi Piove di Sacco, Adria o Porto Viro, Noventa VI, Valdagno, Bussolengo e Borgo Roma VR.
Il 2 luglio Zaia sarà a Padova in Azienda Ospedaliera per firmare il progetto per la realizzazione della cittadella sanitaria di PD Ovest! Un'operetta dall'irrisorio costo di 700 milioni di euro! Mezzo milione di metri quadrati (anche se ne basterebbero 200 mila) Sull’area pesano preoccupazioni di ordine geologico: la zona soffre «di ristagno idrico e problematiche idrauliche» che hanno fatto tornare alla memoria il caso Bergamo, un ospedale il cui progetto è rimasto impantanato per anni a causa di problemi idrogeologici. Come se non bastasse il danno c'è anche la beffa: le sforbiciate per gli ospedali cittadini Padovani sono pesanti, spariranno interi reparti per favorire l'istituzione dell'Hub regionale, cioè ospedali per interventi acuti (che significa essere operati e mandati a casa!)
RIFIUTIAMO CON DECISIONE OGNI TAGLIO ALLA SANITA'!
MARTEDÌ 2 LUGLIO dalle ore 15 alle ore 17:
PRESIDIO DI PROTESTA DAVANTI ALL'AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA.
GIOVEDI 4 LUGLIO dalle ore 15 alle ore 17:
PRESIDIO SOTTO PALZZO FERROFINI A VENEZIA IN OCCASIONE DELLE AUDIZIONI IN CONSIGLIO SULLE SCHEDE OSPEDALIERE!