Sulla vicenda del pagamento dell’Imposta valore aggiunto (IVA) della Sanitaservice della ASL foggiana, avevamo già avuto modo di intervenire quando, lo scorso aprile a mezzo stampa, da più parti politiche si “gridava” allo scandalo. Allora avevamo assistito ad una serie di comunicati e prese di posizione che attaccavano la Sanitaservice foggiana ed il suo Amministratore apostrofandoli come evasori.
Come al solito, la vita delle società in House della regione, ed in particolare delle Sanitaservice, suscitano da sempre una vigorosa discussione con forti pregiudizi!
Il risparmio per le casse pubbliche, evidente e innegabile, ed un lavoro stabile e senza ricatti per migliaia di lavoratori passano in secondo piano. Il tutto al solo fine elettorale/politico o peggio nella speranza di poter far rientrare dalla finestra qualche ditta o dittarella che gestiva a suon di miliardi le pulizie nelle Aziende Ospedaliere.
Oggi siamo all’epilogo della vicenda.
La Commissione Tributaria di Foggia, non quattro amici al bar, intervengono con una SENTENZA (in merito al giudizio avviato dalla Sanitaservice contro l’Agenzia delle Entrate) per “ACCOGLIERE” il ricorso della Sanitaservice ASL FG ribadendo che l’impostazione della Società in House era legittima e “CONDANNA” l’Agenzia delle Entrate a “PAGARE IN FAVORE DELLA SOCIETA’ RICORRENTE, A TITOLO DI RIMBORSO IVA LA COMPLESSIVA SOMMA DI EURO 8.690.905,00” non due euro!
Quindi, la decisione della Sanitaservice ASL FG di non pagare l’IVA, non era una evasione fiscale come si era fatto credere, ma una decisione, supportata anche da pareri legali, del suo A.U. dott. Antonio di Biase che oggi ha avuto ragione dalla Commissione Tributaria con grande disappunto di chi, sulla questione IVA, aveva puntato tutte le sue carte per far saltare le Sanitaservice.
Per queste ragioni, l’USB della Puglia ritiene necessario ed utile che la Regione Puglia, prendendo atto della decisione dei giudici tributari, convochi le AA.SS.LL. e il Sindacato per creare un cordone di sicurezza al prezioso lavoro della INTERNALIZZAZIONE che non può essere buttato alle ortiche per il solo fine elettorale.
L’USB insieme ai Lavoratori, non ci sta a questo gioco al massacro che in tanti vogliono per fini non certamente corretti, non accettando che anni di lotte siano passati invano con un ritorno al passato a favore di aziende e cooperative.
L’USB ritiene utile legare questa sentenza, che garantisce un ulteriore RISPARMIO per le casse pubbliche alla vertenza in atto a Brindisi che vede coinvolti 300 lavoratori della Società in House della ASL brindisina.
Non permetteremo a nessuno di rubare il futuro di migliaia di Lavoratori!
USB Lavoro Privato – Puglia