Lavoratori,
che ci sia la necessità di esplorare nuovi orizzonti non è più una novità per chi come noi deve sopravvivere in questa amministrazione.
Tuttavia quel che è accaduto oggi presso il polo didattico di Dalmine (BG), si candida a salire sul podio delle “novità bizzarre” !!!
Stiamo parlando del corso sperimentale denominato “save no panic”, corso della durata di cinque giorni, commissionato (a titolo gratuito) ad una azienda privata specializzata in servizi d’ordine e che, vista l’ adesione, aveva attirato l’attenzione di una ventina di VVF provenienti dai comandi della regione.
E’ probabilmente la prima volta che un corso iniziato il lunedi mattina (con un’ora di ritardo, tanto per iniziare bene), termini dopo poche ore, in seguito ad una vera e propria sommossa popolare di tutti i partecipanti.
Fatto gravissimo che andiamo a spiegare meglio.
C’è subito da evidenziare che l’informazione giunta al personale, sia stata a dir poco carente per tempistica e/o contenuti esplicativi, col risultato che praticamente tutti i partecipanti credevano di frequentare un corso con “approccio psicologico a particolari criticità sullo scenario del soccorso”, salvo poi scoprire che sarebbe stato un corso con totale approccio fisico e manuale, dove apprendere tecniche derivate dalle arti marziali, con tanto di tatami (tappeto per arti marziali) predisposto al centro dell’aula!!!
…studio neutralizzazione e immobilizzo del soggetto…contenimenti e/o allontanamento forzoso...mansioni di supporto organi di polizia…realizzazione corridoi di sicurezza…
Cosa possa riguardare tutto ciò con le mansioni dei VVF, è quello che all’unanimità si sono chiesti i presenti, subito dopo la presentazione del programma.
E a questo punto i colleghi presenti, hanno manifestato con vigore i propri dubbi e la propria contrarietà; alcuni hanno abbandonato immediatamente la sede del corso, i restanti lo hanno fatto nel pomeriggio.
Giunge notizia a questa OS, che la Direzione abbia annullato l’intera settimana !!!
Evidentemente ai piani alti le idee sono poco chiare.
La gravità di quanto accaduto deve farci riflettere su che direzione stia prendendo la formazione dei pompieri; carenza di informazione, incapacità organizzativa e di analisi, un vero e proprio HARAKIRI del settore formazione.