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SCIOPERO BRINDISI

Brindisi,

Il 15 febbraio il personale del Comando di Brindisi ha scioperato contro l’operato del Comandante Michele Angiuli a seguito dello stato di agitazione proclamato unitariamente dalle sigle USB, CISL, UIL e CONAPO, e del fallito tentativo di raffreddamento del Direttore Regionale per la Puglia.

Lo sciopero per quanto riguarda il personale operativo ha raggiunto una adesione di circa l’80%, e al sit-in davanti ai cancelli della sede Centrale sono confluiti circa 150 lavoratori liberi dal servizio. Tra questi anche una rappresentanza del Comando di Lecce anche loro per due anni “vittime” della cattiva gestione dell’ingegner Angiuli. Una delegazione è stata ricevuta in mattinata dal Prefetto al quale sono state esposte le problematiche.

I lavoratori di Brindisi lamentano lo stato di tensione e paura con il quale sono costretti a lavorare a causa dell’atteggiamento del locale dirigente, ed il rimescolamento di tutti i capi e vice capi delle 4 sezioni della Centrale e dell’Aeroporto (ben 16 CR), illogicamente motivato dalla legge anticorruzione è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. La lista è molto lunga e va dall’avere minacciato di portare in consiglio di disciplina i colleghi impegnati nelle difficilissime operazioni di soccorso al traghetto Norman Atlantic, all’aver denunciato alla Procura della Repubblica due lavoratori solo sulla base di indiscrezioni rivelatesi inattendibili, dall’aver cercato di accelerare il processo di chiusura dei Sommozzatori di Brindisi, all’aver inviato dei procedimenti di recupero crediti per le somme legittimamente percepite nel 2010 in ragione dell’art.28 solo sulla base di una postuma e contraddittoria interpretazione, e tanto altro ancora.

Anche nei confronti di USB non è mai stato tenero, sicuramente non ha mai digerito una interrogazione parlamentare da noi sollecitata sempre in riferimento agli accadimenti della Norman Atlantic, nella quale mettevamo in luce le punte di caduta del nostro dispositivo di soccorso su questi scenari, fatti incontrovertibili quali elicotteri che non potevano volare per le cattive condizioni meteo e la scarsa autonomia, barche come gusci di noce con tre operatori a bordo con mare in tempesta rientrate in porto per il rotto della cuffia, colleghi imbarcati sui rimorchiatori per molti giorni senza assistenza sanitaria con vitto e condizioni igieniche di fortuna. Quella interrogazione era una denuncia al sistema e Angiuli l’ha interpretata come un attacco alla sua persona, e l’astio che ne derivò lo portò a commettere uno dei suoi clamorosi autogol, quello di ringraziare pubblicamente nel locale mensa il rappresentante USB “per averlo reso famoso, e per aver fatto si che persino il Presidente della Repubblica conoscesse il suo nome”. Ovviamente a tutti i presenti non sfuggì che tra quel sarcasmo si velava una minaccia, ma in fondo questi sono i rischi di quando si fa Sindacato.

Ora qualcuno si decida a rimuovere questo Comandante e liberare il Comando di Brindisi.