L'alta adesione allo sciopero di oggi nel Consorzio Roma Tpl, con punte del 70%, è l'ennesima dimostrazione che le ragioni avanzate dall'USB non possono restare inascoltate. Le aziende del consorzio Roma Tpl continuano a farsi beffa del contratto e delle leggi, non pagando regolarmente gli stipendi, le quote nei fondi pensioni e le cessioni del quinto dello stipendio.
Oltre il danno la beffa, perché oltre al salario anche i diritti non vengono rispettati, negando ferie e permessi e utilizzando le contestazioni disciplinari come armi per intimidire i lavoratori. Sembra di essere ai tempi del medioevo, anziché nel ventunesimo secolo, senza contare che tutto questo si consuma in una tra le capitali europee più grandi.
Il Comune intervenga subito e faccia rivalere le disposizioni contenute nel contratto di affidamento, tra le quali ricordiamo, c'è anche la piena osservanza delle norme contrattuali di lavoro.
USB Lavoro Privato- Trasporti