Iniziato lo sciopero di 24 ore dell'Alitalia e delle aziende dell'indotto e del trasporto aereo contro il piano industriale della compagnia e la richiesta di circa 2mila esuberi ed il taglio delle retribuzioni del personale navigante tra il 20 ed il 30%.
Alitalia ha cancellato preventivamente già il 60% dei voli, mentre allo scalo di Fiumicino, davanti al Terminal 1, è in atto una prima manifestazione indetta da Usb, con la partecipazione di centinaia di lavoratori.
Francesco Staccioli, dell'Esecutivo nazionale USB, è intervenuto ribadendo ai lavoratori in lotta la necessità della nazionalizzazione dell'Alitalia e il giudizio assolutamente negativo sul Piano aziendale. Ha inoltre descritto ai lavoratori i 4 punti che USB ritiene assolutamente inderogabili nel confronto sindacale con governo ed azienda.
1. Nessuna perdita di posti di lavoro nel Gruppo, anche attraverso l’eventuale utilizzo temporaneo della strumentazione sociale disponibile, un piano di esodi volontari incentivati e un sistema di riqualificazione del personale verso le aree operative. Si blocchino le esternalizzazioni di attività del gruppo in quanto ingiustificate, senza alcun valore aggiunto né garanzie per i lavoratori coinvolti;
2. Nessun intervento che tocchi i livelli salariali acquisiti del personale, a partire da quello navigante, e tutela dei regimi di riposi e ferie quali strumenti a garanzia anche dei livelli occupazionali futuri oltre che della fatica operazionale;
3. Garanzie politiche ed avvio di un tavolo di settore che individuino un sistema di regole valide e applicabili per tutti gli operatori del settore, dai vettori alle aziende aeroportuali, che operano in Italia;
4. Avvio di un tavolo sul tema del recupero del precariato dentro gli aeroporti, a partire da quello di Roma Fiumicino, che intervenga anche in virtù delle previsioni di forte crescita nei prossimi anni.
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