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TRASPORTI

SCIOPERO DI 4 ORE dei tranvieri bolognesi, ATC Sosta, NCV e degli appalti Tper

Bologna,

La nuova politica aziendale, sostenuta attivamente dal Comune, è quella di dividere i lavoratori e sfruttare contro di loro il sistema di scatole cinesi che hanno creato grazie alle gare e alle liberalizzazioni nel nostro settore.

 

            Tranvieri sotto attacco continuo (aumento di prestazione, meno riposi, linee ai privati, paghe più “trasparenti”...), ferrovieri a gara, la grande azienda regionale diventata ormai un baraccone con mille rivoli: si moltiplicano i Consigli di Amministrazione e si divide il personale.

 

         E ora la minaccia esplicita di togliere il lavoro e di considerare gli appalti come l'anticamera della disoccupazione per molti lavoratori.

 

Oggi tocca agli appalti, ma se passa la logica

dei licenziamenti le tutele finiscono per tutti

 

         Il 30 aprile giornata di mobilitazione per fermare chi crede di poterci usare come palline da ping-pong mentre aumentano le poltrone di finti dirigenti e si regalano aumenti d'oro a chi le occupa.

 

IN DIFESA DEL POSTO DI LAVORO

CONTRO L'USO A SCAPITO DEI LAVORATORI DI APPALTI E SUBAPPALTI,  PER DIVIDERCI  E  CANCELLARE  I  DIRITTI.

SCIOPERO DI 4 ORE

dei  tranvieri bolognesi,  ATC Sosta, NCV  e  degli appalti Tper  mercoledì 30 aprile

 

Impianti fissi Tper,  NCV, e  ATC Sosta: ultime 4 ore di servizio

 

Movimento urbano e extra,  Prog. Lavoro  e   Coop. T.M.:

dalle ore 9,30 alle ore 13,30

 

---- con rientro dei mezzi Tper nel deposito di appartenenza dell'autista

 

PRESIDIO DEI LAVORATORI

dalle ore 10,30 in P.zza Maggiore sotto il Comune

1 MAGGIO ore 10.00 Piazza di Porta Ravegnana

Per un primo di maggio contro il Jobs Act che condanna le lavoratrici e i lavoratori ad un mondo di precarietà; contro il famigerato testo unico sulla rappresentanza del 10 Gennaio; contro la Commissione di garanzia che oltrepassa ogni logica e  interpreta in modo estensivo la legge stessa; contro il sistema degli appalti e subappalti che crea lavoratori vittime di ricatti, caporalato e salari da fame e contro il lavoro festivo e domenicale nella grande distribuzione.

PER UN PRIMO MAGGIO DI LOTTA PER IL DIRITTO AL LAVORO, ALLA CASA  E AL REDDITO PER TUTTE/I.