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Comunicati Stampa

SCIOPERO GENERALE: COMMISSIONE DI GARANZIA NE CHIEDE SOSPENSIONE PER TUTTO GIUGNO. USB DICE NO

Roma,

Allora bloccate anche l’iter della legge Fornero sul lavoro

Con la delibera di indirizzo 258/12, la Commissione di garanzia sullo sciopero chiede alle organizzazioni sindacali di “astenersi dal porre in essere scioperi di rilevanza nazionale, o che abbiano, comunque, un impatto con le zone interessate dal sisma, per tutto il mese di giugno 2012”.

 

L’Unione Sindacale di Base, che proprio in relazione al sisma che ha colpito l’Emilia Romagna aveva già sospeso lo sciopero generale proclamato per l’8 giugno scorso, rinviandolo alla data del prossimo 22 giugno, ha così risposto alla Commissione:

 

“La scrivente Confederazione USB precisa a tal proposito di aver sospeso, a suo tempo, gli scioperi già proclamati nelle categorie pubbliche e dei trasporti per il giorno 8 giugno scorso proprio a seguito del sisma che aveva colpito l’Emilia Romagna e che, in occasione della proclamazione dello Sciopero generale del 22 giugno 2012, ha già provveduto ad escludere dallo sciopero i lavoratori dì tutti i comparti dell’Emilia Romagna.

 

La scrivente Confederazione, che ha già previsto tale esclusione nell’atto di proclamazione dello sciopero generale del 22 giugno, previsione di cui certamente la Commissione di garanzia sullo sciopero è perfettamente a conoscenza, ritiene che eventuali atti restrittivi sarebbero immotivati, non collegabili all’evento sismico e lesivi del diritto Costituzionale all’esercizio del diritto di sciopero e, pertanto, inaccettabili.

 

Nel precisare che la proclamazione dello sciopero generale del 22 maggio è motivata prioritariamente dalle misure economiche e di riforma del lavoro in corso di definizione da parte del Parlamento su indicazione del Governo, la scrivente comunica la propria disponibilità alla sospensione dello sciopero esclusivamente in presenza di analoga sospensione per tutto il mese di giugno dell’iter parlamentare del Disegno di Legge n° C 5256 avente ad oggetto: Riforma del mercato del lavoro”.