Grande partecipazione alla manifestazione ed ottima riuscita dello sciopero dei lavoratori della grande distribuzione che si riconoscono nell’Unione Sindacale di Base
Il primo bilancio, a sciopero ancora in corso, è infatti quello di un’adesione ampia e partecipata nel settore della grande distribuzione organizzata, con supermercati a singhiozzo e punti vendita che hanno chiuso i battenti, come, ad esempio, alla IperCoop Casilino di Roma.
Significativa la presenza lungo il corteo dei lavoratori delle Coop provenienti da varie regioni d’Italia e dei lavoratori Leroy merlin Porta di Roma, accompagnati da striscioni ironici e colorati.
I lavoratori del commercio e della distribuzione cooperativa, oltre a sostenere la piattaforma dello SCIOPERO GENERALE NAZIONALE di 24 ore indetto da USB, SLAICOBAS, ORSA, CIB-UNICOBAS, SNATER, SICOBAS e USI, hanno scioperato per le condizioni difficili in termini di salario, di diritti e di qualità della vita vissute nei luoghi di lavoro del commercio e contro la deregolamentazione degli orari di apertura degli esercizi commerciali.
Nel settore del commercio, disgregato e di difficile intervento sindacale, l'introduzione del modello Marchionne è iniziata ormai da anni con il ricorso massiccio ai contratti part-time, alle esternalizzazioni, al precariato diffuso, al lavoro sommerso, e sempre più spesso la proliferazione di queste squalificanti ed anomale tipologie contrattuali non consente alle lavoratrici ed ai lavoratori di guadagnare uno stipendio che consenta una vita dignitosa, inoltre molti contratti di secondo livello sono stati disdettati unilateralmente ed i sindacati confederali hanno sempre avallato le politiche padronali messe in atto dalle aziende.
La giornata di oggi non è un punto di arrivo, ma l’avvio di una vertenza che possa ridare dignità ad oltre 2 milioni di occupati del settore.