Anche oggi milioni di ragazzi e ragazze in tutto il mondo sono scesi in piazza gridando forte il loro disprezzo per una classe politica che per il profitto di pochi sta mettendo a repentaglio le sorti del pianeta e di miliardi di persone, nonché la possibilità di vivere, per le giovani generazioni, la vita futura in piena armonia con la Terra.
Il capitalismo non produce solo disuguaglianze ma è il diretto responsabile della crisi ambientale che stiamo vivendo e che è destinata a produrre una catastrofe, se non fermata. La sovrapproduzione tipica del sistema economico attuale, a cui consegue un inquinamento industriale insensato, va combattuta mettendo in campo un movimento plurale che sappia agire innanzitutto nel rapporto tra le classi sociali, perché il 5% della popolazione mondiale sta letteralmente distruggendo il pianeta per i propri interessi.
Oggi l’USB ha aderito convintamente allo sciopero globale proclamando una astensione generale dal lavoro ed è presente in tutte le piazze d’Italia con le proprie bandiere e con i propri slogan, per dare supporto ad una battaglia giusta in cui i protagonisti sono giovani e giovanissimi.
È riuscito infatti lo sciopero che abbiamo proclamato in AST, segno evidente della consapevolezza della classe lavoratrice su questo tema, in un territorio martoriato dall’inquinamento come il nostro.
Per questo è giunto il momento che la direzione aziendale di AST inizi a compiere tutti gli investimenti di carattere ambientale previsti dall’accorso sottoscritto al Mise lo scorso giugno, per poter consentire un futuro sia allo stabilimento ternano che soprattutto ai lavoratori e ai cittadini.
Da qui la questione strategica del sito, che impone al governo cosiddetto giallo-rosso un’azione volta a preservare la produzione e la messa in sicurezza ambientale della fabbrica.
Da qui si vedranno le differenze tra le chiacchiere dei molti e le azioni concrete.
Terni, 27 settembre 2019