In occasione del presidio tenutosi oggi, a Milano, sotto la sede dell'Assessorato Ragionale al Welfare, una delegazione di lavoratori e rappresentanti sindacali è stata ricevuta da Paola Palmieri, funzionario con delega al personale. Assenti sia il Direttore Generale che l'assessora Moratti che, dopo aver evitato di rispondere ad una richiesta di incontro su alcuni temi cruciali per la sanità lombarda e per la salute, non si sono presentati all'incontro.
La delegazione USB ha manifestato la propria disapprovazione per la mancata presenza, intendendola come una lontananza dagli operatori sanitari. Nel corso dell'incontro ha presentato le proprie proposte in merito alla carenza di personale; all'allungarsi delle liste d'attesa che avrà pesanti ricadute sulla salute pubblica nel breve-medio termine; alla necessità di ripristinare velocemente la medicina territoriale che è stata devastata. Un passaggio importante anche sul sistema delle RSA che, in virtù della pressoché totale privatizzazione e della conseguente precarizzazione dei rapporti di lavoro, ha bisogno di una urgente revisione per ricondurlo sotto il controllo pubblico, così come per la Sanità Privata che in Lombardia supera il 50% dell'intero sistema: chi controlla il rispetto degli accreditamenti? Anche qui l'assenza di Assessore e Direttore del Welfare non permette di entrare nel merito dimostrando ancora più disinteresse verso i gravissimi problemi degli operatori del settore privato.
Nel dettaglio l'USB propone di ragionare su un sistema di contratto unico per tutti gli operatori sanitari e di esortarne l'applicazione attraverso il sistema degli accreditamenti ed infine di entrare negli assetti proprietari degli enti privati debitori nei confronti di Regione Lombardia.
L'USB ha richiesto di essere convocata al momento della presentazione della riforma della Legge 23 e si è impegnata ad inviare all'assessorato una piattaforma con le proprie proposte per la riforma del sistema sanitario regionale.