Questa mattina 800 lavoratrici e lavoratori delle cooperative sociali in appalto, e dei servizi sociali comunali , dei nidi e delle scuole dell’infanzia comunali, in sciopero, indetto da USB, contro i tagli al welfare hanno protestato con un presidio in Piazza Maggiore .
Mentre tutti hanno manifestato contro i tagli al Welfare, gli assistenti sociali hanno anche protestato contro il progetto della Giunta Merola di gestione di tutti i servizi sociali ad ASP; mentre le lavoratrici e lavoratori di nidi e scuole dell’infanzia hanno protestato contro la proposta , lanciata dalla CGIL e subito condivisa da Merola, di flessibilità di orario nelle scuole dell’infanzia e nei nidi,con apertura dei servizi di sabato e di domenica, per competere con i privati, con uno striscione “ NO A SCUOLE E NIDI PARCHEGGIO, SI’ A LUOGHI EDUCATIVI”.
Le lavoratrici ed i lavoratori di nidi e scuole dell’infanzia che in questi anni si sono mobilitati contro il passaggio ad Asp e contro quello all’Istituzione , consapevoli del conseguente peggioramento delle condizioni lavorative e salariali, hanno scioperato per dire No all’ennesimo ricatto di giunta e CGIL che propongono di accettare la flessibilità oraria ed il lavoro di domenica, agitando lo spauracchio della gestione dei servizi da parte del privato.
In Piazza c’erano anche le lavoratrici precarie di nidi e scuole che chiedevano “ASSUNZIONI SUBITO” e le lavoratrici e di lavoratori delle cooperative sociali in appalto che continuano a battersi contro il lavoro al massimo ribasso perpetrato dal comune durante l’estate, periodo in cui quasi 600 educatori rimangono senza stipendio pur rimanendo legati al contratto dell’appalto.
Il corteo numeroso , rumoroso e colorato si è mosso verso il Palazzo per consegnare una lettera contenente tutte le richieste dei lavoratori in sciopero, indirizzata alla Giunta , si è trovato di fronte come risposta lo schieramento della polizia in assetto antisommossa.
I manifestanti dopo aver espresso la propria rabbia contro la giunta, ha proseguito con un corteo per le vie principali della città e, accompagnando i rifugiati sgomberati la scorsa settimana dalla ex-DIMA ,in segno di solidarietà , si sono diretti verso l’università, per spiegare agli studenti di “Scienza della Formazione” il loro probabile futuro lavorativo.
Questo è solo un primo passo per chiedere che la Giunta si impegni verso le lavoratrici ed i lavoratori del welfare cittadino a tutelare il loro diritto al lavoro e alla difesa della qualità dei servizi pubblici, bene comune di tutti cittadini.
Federazione USB Bologna