IL 2 Aprile verrà pubblicato l’elenco dei siti
La SARDEGNA è in PERICOLO
IL COMITATO SARDO NONUCLE NOSCORIE
Chiama tutta la popolazione della Sardegna alle due giornate di resistenza e mobilitazione
Mercoledì 1 aprile dalle ore 17
Giovedì 2 aprile dalle ore 9,00
sotto i portici della Regione, via Roma - Cagliari
NOI sardi abbiamo detto No alle centrali nucleari con il Referendum del 2011, oggi ci mobilitiamo perché la terra in cui viviamo non diventi la più grossa pattumiera di scorie radioattive del Mediterraneo
NOI NON STIAMO A GUARDARE
Siamo chiamati ad una responsabilità non barattabile, nei confronti della nostra esistenza e di quella dei nostri figli.
NO AL DEPOSITO UNICO NAZIONALE DELLE SCORIE NUCLEARI IN SARDEGNA.
NON ESISTE AL MONDO NESSUN DEPOSITO SICURO.
Lo stato Italiano attraverso ISPRA ci impone 90 mila metri cubi di materiale radioattivo,
una tomba grande come un campo da calcio e profonda come un palazzo di cinque piani, cercheranno di ingannarci con il Ricatto occupazionale, la Campagna di convincimento, il Sacrificio nazionale, le clientele politiche.
Non siamo più disposti a subire questo ennesimo affronto alla nostra dignità e alla nostra salute.
La Sardegna ha il più alto indice di inquinamento ambientale da attività industriali, oltre 445mila ettari di terreno contaminato.
La Sardegna ha la più alta concentrazione di servitù militari rispetto al territorio Italiano. La presenza di poligoni e aree militari, già insostenibile, verrebbe ancor più estesa allargando di fatto il territorio adibito a servitù. Avremmo un’isola del tutto militarizzata con buona pace di sogni e progetti di sviluppo.
Il territorio sardo è a rischio idrogeologico, esposto a crolli, inondazioni e frane.
L’insularità espone al rischio di incidenti nel trasporto via mare e rende impossibile un piano di evacuazione in tempi ragionevoli.
La presenza di poligoni e aree militari ci espone a rischio di attacchi, in un momento di instabilità e di possibile allargamento dei conflitti nell’area del mediterraneo.
IL PRESIDENTE PIGLIARU, la sua GIUNTA e il CONSIGLIO della Regione Autonoma della Sardegna
ESCANO DAL COMA.
Hanno la responsabilità di tutelare la salute e la dignità del popolo sardo, sappiano che noi
LI GUARDIAMO e stavolta POSSONO METTERE DA PARTE I PROCLAMI, perché non ci confonderanno.
VOGLIAMO I FATTI !
nonuclenoscorie@gmail.com coordinamentononuclenoscorie@googlegroups.com