Il 24 aprile prossimo sarà un’importante giornata di sciopero nazionale e di lotta nel mondo della scuola, con il corteo nazionale a Roma di docenti e personale Ata, che partirà alle 10.00 da Piazza della Repubblica, il presidio del personale ex-Lsu Ata, sempre alle 10.00 sotto il MIUR, ed il sit-in davanti in piazza di Monte Citorio, dalle 15.00 alle 18.00.
La USB Pubblico Impiego Scuola insieme ad altre organizzazioni del sindacalismo di base, e la USB Lavoro Privato, con il personale ex-Lsu Ata addetto alle pulizie, sarà in piazza a Roma per il ritiro dei provvedimenti sulla Scuola e contro le politiche antisociali attuate dal governo Renzi sotto dettatura della Troika, che stanno toccando pesantemente la qualità dell’istruzione e dei servizi.
Da un lato, con il progetto di controriforma “La Buona Scuola” non si vuole “far crescere il Paese”, ma applicare alla scuola il modello dell’azienda privata. Viene assegnato un potere assoluto ai dirigenti scolastici, che potranno assumere e licenziare con grande discrezionalità e pianificare una didattica sempre più condizionata dalle compatibilità economiche, che varieranno tra singole strutture scolastiche a seconda dell’apporto dei privati e della capacità di attrarre finanziamenti dal 5xmille, determinando così disuguaglianze ingiustificabili. Precarietà per i docenti stabili, con l’assegnazione di incarichi triennali soggetti alla valutazione del dirigente scolastico; precarietà a vita per quelli già precari, di cui solo un’esigua parte sarà stabilizzata.
Dall’altro lato, la parziale privatizzazione dei servizi di pulizia e ausiliariato, avviata a discapito degli ex-Lsu fin dal 2001 e drammaticamente istituzionalizzata con le gare Consip, insieme al progetto “Scuole belle”, stanno sprecando e regalando milioni di euro a Legacoop, Confcoop e Fise invece di dare qualità e stabilità dei servizi appaltati e del lavoro con la reinternalizzazione e l’assunzione negli organici Ata degli addetti ex Lsu, oggi relegati in condizioni lavorative da schiavitù.
Come se non bastasse, si progetta che gli studenti comincino in giovane età a capire in cosa consista lo sfruttamento dei lavoratori, perché saranno costretti nei periodi di pausa scolastica a svolgere attività gratuita di apprendistato presso aziende private.
Una scuola così non è né buona né bella: i lavoratori uniti e determinati sciopereranno e scenderanno in piazza il 24 con l’USB al loro fianco, per chiedere una scuola libera da dirigenti-padroni, dai privati, dai sindacati complici, dalla precarietà e dalle clientele, e dallo sfruttamento di lavoratori e studenti.