COMUNICATO STAMPA
Dopo lo sciopero generale del 21 ottobre scorso, a cui i lavoratori e le lavoratrici della scuola hanno aderito manifestando sotto il ministero dell'Istruzione, si è svolto ieri presso il MIUR un incontro fra una delegazione dell’USB P.I. Scuola ed i rappresentanti del ministero.
Al centro dell’incontro l’USB Scuola ha posto i temi che hanno portato alle tante mobilitazioni del mondo della scuola, evidenziati anche nelle numerose e affollate assemblee organizzate dall’USB in tutta Italia: mobilità, chiamata diretta, bonus premiale, incremento degli organici e immissioni in ruolo per tutto il personale della scuola; reinternalizzazione dei servizi ATA, carichi di lavoro, supplenze, alternanza scuola-lavoro, straordinari e ferie.
Da parte ministeriale è stata espressa disponibilità ad un confronto su alcune delle problematiche esposte, fra cui la mobilità e l’annullamento delle procedure che hanno portato agli errori più volte evidenziati dai docenti nella attuazione della mobilità stessa; la gestione dell’organico dell’autonomia, in particolare dei docenti “potenziatori” (utilizzati per le supplenze brevi e per lo sviluppo dell’offerta formativa) al fine di un miglioramento della didattica e del rispetto dei diritti di tutti i lavoratori della scuola.
Gli ambiti territoriali rimangono insuperabili per l’amministrazione, che ha comunicato l’avvio di una riflessione sui meccanismi della chiamata diretta ma non sulla sua eliminazione, come invece fermamente richiesto dall’USB.
“Quello di ieri non è stato che il primo di una serie di tavoli, che ci auguriamo possano portare il MIUR a rivedere molti punti della mobilità e a ritirare la legge 107, rivendicazione sulla quale non arretreremo di un millimetro”, afferma Luigi Del Prete, dell’Esecutivo nazionale USB Scuola. “A breve verrà calendarizzata la data del prossimo incontro, per affrontare in modo più approfondito i molti e cruciali punti del documento che abbiamo consegnato al ministero”.
“Nel frattempo prosegue il nostro impegno a portare avanti il dialogo con i lavoratori attraverso le assemblee nei vari territori, anche a fronte della volontà espressa dal MIUR di allargare la consultazione in vista del rinnovo del CCNL, che ormai non può più attendere. Affiancheremo il tutto con azioni di lotta, che mostrino il disagio quotidiano vissuto nella scuola. Nello stesso tempo l’USB Scuola continuerà la propria azione informativa sulle ragioni del NO alla riforma costituzionale, fino alla vittoria dei NO al referendum del 4 dicembre", conclude Del Prete.