Chiaro e forte l’appello ad un’assunzione di responsabilità piena da parte della Regione, del Governo ma anche della stessa Provincia e Dirigenti responsabili dei Servizi, quello che si è alzato ieri dall’assemblea generale dei lavoratori promossa dalla RSU a Perugia.
Una situazione difficile, sulla quale è piombata come una doccia gelata l’adozione da parte del Presidente, della Del. n.122 del 13 maggio “Preadozione della rideterminazione della dotazione organica provvisoria in attuazione dell’art.1, c.421 della L. 190/2014” che, come indicato nella circolare n.301 dell’Upi, andrà poi trasmessa all’Osservatorio regionale, al Dipartimento F.P. ed all’Upi stesso.
Ammontano a n.508 le unità di personale che costituiscono la dotazione organica, distribuite tra le diverse Cat. economiche, la cui spesa è ricondotta all’interno del 50% dei limiti imposti dalla legge di stabilità per la gestione delle funzioni fondamentali.
I lavoratori denunciano l’insufficienza delle coperture finanziarie previste nella L.R.10/2015 per le deleghe regionali, l’assenza di risposte per le necessità finanziarie di importanti servizi quali i Cpi, la Polizia Locale, la viabilità regionale e l’edilizia scolastica. Sul tutto infine, grava il rischio concreto per le retribuzioni dal mese di settembre ed il default di bilancio prodotto dai prelievi forzosi imposti dal Governo alle Province.
La dura realtà con la quale è necessario confrontarsi, a meno che il Governo ed il Parlamento non comprendano il disastro che hanno innescato e compiano una, molto improbabile, inversione di marcia.
Alla Provincia di Terni invece si vuole credere o si vuole strumentalmente far credere, che il percorso potrà essere magari diverso o meno problematico, determinando un clima incredibile, a dir poco surreale!
Invece di comprendere se e come si possono “governare” processi delicatissimi, che determineranno il futuro occupazionale e professionale dei lavoratori, ci si impegna oltremisura in discussioni indotte dall’Amministrazione che, armata la mano con pareri Aran, vuole rivedere le indennità, nuovamente a danno dei lavoratori ovviamente, ed in assenza di una ricognizione organizzativa che guardi alle funzioni ed ai servizi svolti.
Senza contare che se è vera e sentita la necessità tra i lavoratori di una più giusta redistribuzione delle risorse, necessità anch’essa indotta dall’insufficiente finanziamento del Fondo del salario accessorio da parte dell’Amministrazione, è forse però giunto il momento di affermare con chiarezza che vanno attaccati prima di tutto i privilegi e le rendite di posizione che determinano una forbice retributiva nell’Ente a dir poco esorbitante!
Come dire…si seguita a volgere lo sguardo alle pagliuzze nell’occhio e si perdono di vista le diverse e pesanti travi che incombono sulle teste dei lavoratori!
La federazione provinciale dell’USB, come anticipato dalle componenti in RSU, inoltrerà formale richiesta al Presidente affinché si apra, in tempi stretti, un tavolo tecnico con i Dirigenti dell’Amministrazione, la RSU e tutte le OO.SS. per la rideterminazione della dotazione organica provvisoria, atto fondamentale per il quale deve essere garantita la massima trasparenza e condivisione e dal quale dipende il futuro di importanti servizi oltre a quello professionale e lavorativo di persone in carne ed ossa.
Una fase difficile che mai avremmo voluto affrontare e che abbiamo in ogni modo contrastato, ma che va gestita nostro malgrado.
Per questo ci impegneremo e mobiliteremo affinché percorsi di tale importanza siano almeno trattati con la massima partecipazione e trasparenza, per scongiurare scelte semplicemente “calate dall’alto”, magari dal sapore squisitamente clientelare.
Federazione Provinciale USB - TERNI