“ Al riguardo, preliminarmente, le Parti convengono sull’opportunità che alla remunerazione della produttività collettiva venga destinato non meno del 70% delle risorse del fondo accessorio dedicate ai compensi incentivanti”.
E il resto?
Da quando è stata individuata la tecnica dello spacchettamento dei verbali per affrontare i problemi spinosi che riguardano gli accordi che il personale non condivide ed ai quali potrebbe reagire, questa viene usata in continuazione. E’ un metodo che rende possibile rimandare a momenti successivi la discussione delle parti più osteggiate degli impegni e fornisce l’alibi, a chi pensa che i lavoratori in questo modo non capiscano, che vengono firmati pezzi di accordi.
Questa tecnica ha permesso anche ieri all’Amministrazione ed ai sindacati firmatari dell’accordo del 21 dicembre 2011, di non affrontare la discussione imbarazzante della parte di incentivo legata alla valutazione individuale; imbarazzante perché tanti e troppi lavoratori si sono espressi contro di essa e tra questi tanti e troppi iscritti e delegati di certi sindacati che non hanno neanche aperto bocca sull’argomento.
Insieme ad una delegazione di lavoratori delle strutture romane, abbiamo consegnato al Direttore Generale, ed anche agli altri sindacati, copia delle mozioni sottoscritte dai dipendenti di tutta Italia; lo abbiamo fatto in maniera provocatoria perché, vista la mancanza di qualsiasi risposta agli appelli dei lavoratori, abbiamo supposto che tali mozioni si fossero perse, non arrivando a destinazione! Ultima pervenuta è quella della Direzione Generale presentata ieri e ricca di sottoscrizioni.
Ma l’Amministrazione, che ha dichiarato che nell’incontro non era in discussione la parte del sistema premiante relativa alla valutazione individuale, non ha però accolto la nostra richiesta di inserire nel verbale un impegno a non riproporla. E’ evidente che le voci partite dalla Direzione Generale, e poi diffuse su tutto il territorio, ossia che la valutazione individuale ci sarebbe stata solo per il 2011, non trovano fondamento.
Ed il Direttore Generale, che si stizzisce sempre se non viene osservata la forma, ha sostenuto che con la nostra ampia delegazione non si sarebbe potuto procedere all’incontro e se l’accordo non fosse stato firmato non si sarebbe potuto procedere al pagamento dell’acconto a luglio.
Se per l’Amministrazione INAIL i problemi di forma sono così importanti ed i problemi di sostanza, ossia quelli riportati nelle mozioni sottoscritte dai lavoratori, possono restare inascoltati, così non è per noi che abbiamo rigettato sin dall’inizio questo sistema umiliante ed inaffidabile che ieri è stato sottoscritto nuovamente, ma non dalla USB che ha lasciato il tavolo.
Il segnale che avevamo chiesto, con la lettera aperta al Direttore, di ripensare alla scelta fatta non è arrivato ed il disagio che tutti proviamo nei confronti di un’Amministrazione sorda alle sollecitazioni del suo personale, unito a tutto quello che prevedibilmente ci aspetta nell’immediato futuro - taglio degli stipendi, delle tredicesime, dei tickets, dell’organico, della spesa sociale, l’abolizione dell’art. 18, la mobilità ed i licenziamenti e quant’altro - diventa per USB un motivo in più per scendere in piazza venerdì 22 giugno e partecipare all’unico sciopero generale indetto su questi punti in questo Paese, in difesa del lavoro pubblico.
Roma, 19 giugno 2012
USB – P.I.
Coord. Naz. INAIL