Lavoratori,
apprendiamo che in questi giorni presso il comando di Torino, si è messo un nuovo tassello nella costruzione di un Corpo Nazione sempre più orientato verso compiti di polizia, purtroppo a discapito di quelli che sono i nostri compiti istituzionali. Del resto la “collaborazione” tra i VVF e la PS, ha già percorso varie strade, pensiamo solo per citare l’ultimo caso in ordine di tempo, che i neo Capi Squadra pernotteranno presso al scuola di Polizia di Nettuno, in quanto le gloriose Scuole Centrali non hanno il posto pero ospitarli.
Riteniamo però che a Torino, si sia fatto un ulteriore passo in avanti verso quello che sembra essere un futuro di qualcosa che va ben al di la di un stretta collaborazione, del resto sempre più sovente riceviamo comunicazioni da parte della Questura nelle quali si richiede l’intervento di squadre VVF, per non meglio precisati compiti di PG, arrivando addirittura, in queste comunicazioni, a specificare tipologia di attrezzature e mezzi!, ma rimanendo sul pezzo, come dicevamo, riteniamo che quanto accaduto alcuni giorni fa sia un avvenimento che travalica lo spirito di collaborazione tre enti dello Stato.
In sintesi, è stato impiegato un locale della sede di servizio del distaccamento presso l’Aeroporto “Sandro Pertini” di Caselle Torinese, normalmente adibito a rimessa di un mezzo deputato al servizio antincendi dell’aeroporto, per accogliere per alcune ore un pullman all’interno del quale erano “ospitati” circa una decina di migranti in attesa di essere espatriati, in sostanza un CPT/CIE in una sede di servizio del CNVVF. Appena avuto la notizia ed approfittando del fatto che era in corso un incontro con la dirigenza del comando, abbiamo chiesto immediatamente spiegazioni; è apparso del tutto evidente da subito a tutti i convenuti, che dietro frasi di circostanza e tentativi di mettere una pezza alla situazione affermando che: “non è la prima volta che accade” (!), come se più errori facessero una cosa giusta, la dirigenza dimostrava un’evidente difficoltà nel fornire una motivazione logica e plausibile; dopo alcune verifiche si apprendeva che quanto a nostra conoscenza era esattamente ciò che stava accadendo e che il tutto era stato fatto per una “cortesia” alla Polizia(!).
Per concludere, restiamo veramente sbigottiti ed increduli dalla deriva che sta
prendendo il CNVVF, da un lato si taglia un coperta che non è solo corta ma pressoché inesistente, e come sempre coloro che adesso fanno finta di essere contrari ma ai tavoli separati stringono accordi sulla spending review, tra qualche anno quando i danni del nuovo riordino che sta per andare in porto saranno evidenti ed irreparabili, si stracceranno le vesti chiedendo modifiche, esattamente come stanno facendo da tempo per quanto riguarda il D.Lgs. 217/05; dall’altra si cercano e si offrono collaborazioni verso enti, snaturando la storia e la vita del CNVVF, cose che qui a Torino viviamo pressoché quotidianamente.
Tanto per cominciare abbiamo chiesto alla dirigenza del Comando un impegno affinché almeno questa situazione non abbia più a ripetersi e che le sedi di servizio del Comando vengano impiegate solo per i compiti per cui sono nate.