Al Comando Prov.le VVF PARMA
e p.c. Alla Direzione Regionale EMILIA ROMAGNA
Oggetto: Nuovo regolamento dei servizi di Vigilanza antincendio.
La scrivente O.S., con la presente, intende chiedere un incontro urgente, come stabilito in fase di negoziazione sindacale, per discutere e ridefinire il Nuovo Regolamento dei Servizi di Vigilanza Antincendio.
Ormai sono passati due mesi dall’entrata in vigore e si sono palesate numerose incongruenze nonché problematiche per l’espletamento di tali servizi come purtroppo da noi preventivato e sollevato in fase di negoziazione, situazioni che ci hanno posto in minoranza nella bocciatura di tale nuovo ordinamento.
Ad oggi non possiamo che constatare quanto il regolamento nuovo sia foriero di problematiche che si stanno abbattendo sugli addetti alle vigilanze e ai capiturno ed in particolare si è notato come non abbia portato benefici rispetto al precedente (frutto di anni di aggiornamenti e mediazioni) ma anzi stia anche scoraggiando molti lavoratori a dare la propria volontarietà, creando un flusso di rinunce senza precedenti.
Riteniamo infatti che un regolamento di questo tipo, dovrebbe dare indicazioni affinché i criteri di utilizzo del personale operativo possano essere comprensibili e trasparenti, giusto per avere un’idea di come il personale stesso potrebbe essere impiegato nei servizi, anche rispetto al tempo libero e per un adeguato recupero psicofisico che possa consentire il trascorrere della propria vita privata con tranquillità o almeno averne una sufficiente previsione di massima, garantendo così diritti e dignità ai lavoratori compatibilmente ai turni di servizio frequentemente impegnativi causa i prioritari interventi di soccorso gravanti su un dispositivo composto mediamente da limitate e esigue risorse organiche che comportano di conseguenza notevoli carichi di lavoro e che frequentemente rendono difficoltosa anche la corretta stesura dei servizi essendo appunto attribuita a carico di personale di turno, sempre in meno unità e sempre più oberato di lavoro e di incombenze (non per ultima la revisione dei servizi del 2020 per il pagamento della FUA o la redazione dell’elenco del personale in ordine di iscrizione in ruolo per l’assegnazione del posto letto a cui dobbiamo aggiungere la formazione/addestramenti obbligatori, i 30 minuti di palestra obbligatori, la lettura degli odg -sempre più lunghi e complessi-, la manutenzione delle attrezzature di soccorso -manichette in primis-, lavaggio e controllo mezzi e giustamente gli interventi di Soccorso Tecnico Urgente). Invece ci troviamo ad assistere, sempre più spesso, a personale che dopo il turno di lavoro (se non durante il turno di lavoro) è costretto a recarsi in vigilanza per malattie improvvise contro ogni normativa sul riposo psicofisico. Senza entrare nel merito della situazione in cui vi è un vero e proprio mercanteggiare per le sostituzioni dove tra l’altro, non viene previsto verosimilmente alcun tipo di stacco per il recupero psicofisico invece vincolante nei criteri di individuazione del personale all’atto della predisposizione dei servizi, quindi, astrattamente, si potrebbe ipotizzare il verificarsi che personale sostituente potrebbe smontare dal turno ordinario diurno e notturno e recarsi in vigilanza così come personale sostituente potrebbe prestare la sostituzione nel servizio di vigilanza e prendere servizio nel turno ordinario sempre diurno o notturno, il tutto in “deroga” o assenza del suindicato recupero, perché appunto non previsto espressamente.
Così come riteniamo sia inusuale (per usare un eufemismo) che il comando non eserciti un proprio ruolo per una corretta e doverosa gestione delle sostituzioni, Comando che dovrebbe avere l’obbiettivo di garantire, aldilà della regolarità del servizio, equità e rotazione nella loro attribuzione, intesi anche come evidente forma di reddito, nonché il loro regolare svolgimento, evitando eventuali situazioni che possano stridere con la correttezza e gli interessi collettivi che comunque il servizio istituzionale crediamo dovrebbe avere. Attualmente abbiamo delle disparità enormi tra i vari lavoratori ove addirittura si hanno situazioni in cui non volontari nei servizi di vigilanza risultano con più ore dei volontari.
Così, nell’ottica degli accordi presi in fase di negoziazione sindacale, infine auspichiamo che le OO.SS. vengano convocate al più presto nell’ottica di un adeguato e attento monitoraggio, affinché il Comando possa così intervenire tempestivamente sulle criticità oggettive che si sono manifestate e si potrebbero manifestare in futuro, evitando così possibili e potenziali ricadute sul servizio istituzionale in questione e disomogeneità di vario genere tra il personale, che riteniamo non possano contribuire ad una ottimale ed adeguata motivazione al servizio.
In attesa di un urgente riscontro e della convocazione ad una riunione ad hoc, riservandoci ogni azione sindacale ex Lege futura, porgiamo cordiali saluti
Il coordinamento provinciale USB Vigili del Fuoco Parma