A più di un anno del percorso di sindacalizzazione delle lavoratrici del PRIS volto a migliorare le condizioni del servizio e di lavoro è stato proclamato lo stato di agitazione contro l'accordo sindacale firmato a febbraio 2020 da CGIL CISL e UIL assieme alla cooperativa Dolce in cui è stato regolamentato il meccanismo della banca ore.
Tale istituto, previsto anche dal contratto integrativo metropolitano, prevede che le ore lavorate in eccesso rispetto alla base contrattuale siano immagazzinate nella banca ore: l'accordo sindacale prevede che la banca ore venga remunerata entro i primi mesi dell'anno solare successivo.
Questo meccanismo si inserisce dentro un perimetro aziendale dove persistono contratti di lavoro part-time e sottostimati rispetto al volume di ore poi effettivamente lavorate. Il combinato disposto tra le ore previste dai contratti part-time e l'istituto della banca ore crea un meccanismo che impedisce la remunerazione corretta e immediata delle ore effettivamente lavorate.
Il servizio di Pronto intervento Sociale, un servizio pubblico essenziale in appalto per conto del comune tramite ASP Città di Bologna, opera H24 in emergenza in supporto a casi di codice rosso, violenza di genere, maltrattamenti su minori e minori stranieri non accompagnati; si tratta di un servizio fondamentale per dare supporto a chi vive situazioni di fragilità e di violenza e che, per la sua intrinseca flessibilità derivata dalla tipologia di emergenza che va ad affrontare, prevede quindi degli orari estremamente flessibili.
Con l'accordo sindacale sopracitato tutte le ore lavorate non vengono remunerate mensilmente ma accantonate ed usate dalla cooperativa a piacimento in base alle sue esigenze e non a quelle delle lavoratrici. Inoltre considerando che, come in tante cooperative sociali, i contratti sono principalmente part - time obbligatori, troviamo a fine mese degli stipendi perimetrati a quel monte orario che però non trova riscontro con le ore effettivamente lavorate producendo così salari bassi e condizioni di sfruttamento.
Riteniamo che questo servizio pubblico fornito da professioniste del settore, sia un servizio indispensabile per la città e per la tutela dei più deboli. Pertanto, per garantire un servizio di qualità è necessario un cambiamento radicale delle condizioni di lavoro a partire dall'eliminazione della banca ore e dall'adeguamento dei contratti di lavoro alle ore effettivamente lavorate che vanno retribuite subito e non accantonate. A ciò aggiungiamo la necessità di un aumento del personale per migliorare la qualità del lavoro , elemento indispensabile per un servizio pubblico e efficiente.
NO BANCA ORE IL LAVORO SI PAGA
USB Bologna