Ieri, l'Amministrazione Comunale ha incontrato i sindacati per informarli del progetto di trasferimento di tutti i servizi sociali, compresi gli sportelli sociali territoriali, all'ASP Città di Bologna.
Rizzo Nervo, assessore ai Quartieri e alla cittadinanza attiva, ha illustrato le ragioni della scelta della Giunta nascondendosi dietro un obbligo previsto dalla Legge Regionale 12 del 2013. Ha proseguito illustrando i vantaggi di questa scelta che lascia al Comune la sola funzione di programmazione e governo, svuotando i Quartieri dei servizi al cittadino.
USB ha messo in discussione le affermazioni dell'assessore ricordando che i servizi possono essere gestiti unitariamente anche dal Comune stesso.
L'assessore ha affermato che l'obiettivo di questo passaggio è il rafforzamento del welfare e della capacità dei servizi di rispondere al cittadino.
USB ritiene che la soluzione ad anni di riduzione e carenze nei servizi sociali non passi per una nuova delega di gestione ma alla diretta assunzione di responsabilità da parte del Comune che deve rilanciare il welfare locale con una migliore distribuzione delle risorse economiche e con il rafforzamento del personale.
Per la giunta Merola il passaggio ad ASP risolverebbe magicamente tutti i problemi del welfare locale. USB richiama la giunta alle proprie responsabilità di fronte a problemi irrisolti da anni che hanno portato i servizi sociali sull'orlo del collasso e si oppone al loro passaggio ed a quelli di centinaia di lavoratrici e lavoratori ad ASP Città di Bologna, che economicamente non offre nessuna garanzia, visto il bilancio negativo dell'azienda (oltre 1.300.000euro). lavoratori che con la loro interruzione del Consiglio Comunale di Lunedi 20 hanno già ribadito la loro contrarietà al passaggio all’Asp.
Inoltre Usb ha ribadito che l’attuali condizioni dei servizi sociali gestiti da ASP, uno per tutti il bando di affidamento dei servizi sociali, dormitori e unità di strada, sono in condizioni pessime , infatti a fronte di tagli economici c’è una riduzione del personale che viene sostituito da tirocinanti, volontari e utenti che devono lavorare in cambio della permanenza all’interno delle strutture.
Di tutto questo e di come opporsi alla dismissione del welfare pubblico ne parleremo con i lavoratori dei servizi sociali territoriali
LUNEDI 27 APRILE ORE 12.30 – 14.00 ASSEMBLEA SINDACALE RETRIBUITA
SALA COMUNALE RSU VIA UGO BASSI
USB - BOLOGNA
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Rosella Chirizzi
Aderente
alla FSM