Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-00171
presentato da
RUOCCO Carla
testo di
Martedì 9 aprile 2013, seduta n. 8
RUOCCO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
il problema dell'esecuzione dei provvedimenti di rilascio per finita locazione di immobili ad uso abitativo è un fenomeno in continua crescita;
dopo svariati anni in cui tale problematica ha assunto i tratti di vera e propria emergenza, è necessario che l'Esecutivo preveda un intervento, per impedire che molte famiglie in difficoltà con il pagamento degli affitti, viste anche le richieste degli aumenti dei canoni, che eccedono in alcuni casi aumenti del 100 per cento, si trovino a perdere irrimediabilmente l'uso di un'abitazione;
secondo il sito asia.usb.it, nella pagina «Bloccare gli sfratti subito per dare voce alla politica per il diritto alla casa, molti sarebbero gli inquilini che non hanno accettato il rinnovo dei contratti di affitto con aumenti che vanno da un minimo dell'80 per cento fino ad arrivare anche al 300 per cento dei canoni pagati;
questi nuovi canoni, sempre secondo lo stesso sito, sarebbero stati richiesti applicando prezzi che vanno oltre il libero mercato, anche in base agli accordi sottoscritti dai sindacati concertativi, gli stessi sindacati che siedono nei consigli di amministrazione di molti enti previdenziali e non (Enpaia, Enasarco e altri);
la legge 24 dicembre 2012, n. 228, ha inteso sanare per l'ennesima volta in modo solo provvisorio e del tutto parziale la problematica sopra esposta;
il comma n. 412 proroga al 31 dicembre 2013 il termine per l'esecuzione dei provvedimenti di rilascio per finita locazione di immobili ad uso abitativo prevista dall'articolo 1, comma 1, del decreto-legge n. 158 del 2008, come da ultimo modificato dall'articolo 29, comma 16, del decreto-legge n. 216 del 2011;
la proroga riguarda gli immobili adibiti ad uso abitativo situati nel comuni di cui all'articolo 1, comma 1, della legge n. 9 del 2007, cioè comuni capoluoghi di provincia, comuni con essi confinanti con popolazione superiore a 10.000 abitanti e comuni ad alta tensione abitativa di cui alla delibera CIPE n. 87/03 del 13 novembre 2003;
è impossibile, inoltre, non collegare l'attuale situazione di criticità relativa agli sfratti anche alla crisi economica che ha approfondito le problematiche che già nel 2008 avevano portato alla normativa prorogata con la suddetta iniziativa dal Governo Monti;
secondo alcuni documenti pubblicati su internet dall'Unione inquilini, nel nostro Paese sono 56 mila le famiglie che nel 2011 sono state colpite da un provvedimento di sfratto per morosità, un dato in linea con l'andamento del 2010 che negli ultimi cinque anni è aumentato costantemente con un balzo complessivo dal 2006 alle rilevazioni attuali del 64 per cento;
la crisi nel 2013, secondo il sopra citato articolo di asia.usb.it, starebbe producendo effetti ancora più drammatici sulla condizione abitativa in Italia: oltre 250.000 sono gli sfratti esecutivi (quasi il 90 per cento per morosità), centinaia di migliaia sono le famiglie insolventi con i mutui per la casa, altrettante vivono in situazione di precarietà abitativa;
è oggi fondamentale dare risposte attendibili e definitive ai cittadini, in un periodo in cui la mancanza di una casa potrebbe accompagnarsi alla mancanza di lavoro, facendo finire molte famiglie in mezzo alla strada –:
se il Governo intenda, attraverso lo studio di misure concordate con gli inquilini, pervenire a una o più iniziative normative che riescano a definire in modo organico una soluzione per la cosiddetta «emergenza casa», andando oltre i provvedimenti di semplice proroga degli sfratti;
se sia intenzione dell'Esecutivo avviare un piano organico di housing sociale tale da contribuire a risolvere in via definitiva una questione che affligge il nostro Paese da troppo tempo. (4-00171)
Sono candidato/a alle prossime elezioni del 24 e 25 febbraio 2013.
Mi impegno a sostenere, nella prossima legislatura, i seguenti obiettivi:
· Moratoria generalizzata degli sfratti, degli sgomberi e dei pignoramenti, compresi quelli per morosità incolpevole e apertura di tavolo inter-istituzionale per affrontare l’emergenza abitativa.
· Blocco degli aumenti di affitto
· Interruzione delle procedure di dismissione e vendita del patrimonio pubblico a partire da quello abitativo della Regione Lazio;
· Fare totale chiarezza selle modalità di utilizzo dei fondi pubblici per l’edilizia agevolata destinata all’emergenza abitativa e fermare la truffa sull’housing sociale delle società cooperative, ridando una funzione sociale a questo importante patrimonio abitativo.
· Definizione di risorse da destinare a politiche alloggiative pubbliche e verso la tutela dell’inquilinato degli enti privatizzati, delle fondazioni, delle banche, dei fondi immobiliari, delle casse e degli istituti assicurativi.
· Ristabilimento della sovranità sociale sul suolo e dei processi partecipativi degli e delle abitanti attraverso strumenti decisionali e non solo consultivi.
· Avvio di un censimento del patrimonio abitativo e delle aree pubbliche e private non utilizzate, verso il riuso delle medesime senza ulteriore consumo di suolo.
· Studio di una tassazione progressiva sull’invenduto e cancellazione dell’IMU sulla prima casa.
Hanno sottoscritto questo impegno Fabio Nobile e Carmine Fotia di Rivoluzione Civile, Athos De Luca del PD, Silvana Denicolò Gianpiero Padalino Andrea Aquilino Dante Santacroce e Carla Ruocco del M5S, Andrea Alzetta di Roma in Action.