Anna è un' altra delle tante donne della nostra città che vive in una difficilissima condizione economica e di conseguenza anche di precarietà abitativa.
Infatti, in quanto disoccupata, da maggio 2022 non ha più potuto pagare l'affitto innescando così il solito meccanismo che porta alla convalida dello sfratto. Ma la condizione di Anna è resa ancor ancor più grave dal fatto che è vittima di violenza e quindi ha dovuto e continua tutt'oggi ad affrontare il dolore fisico e psicologico che la sua drammatica esperienza le ha causato.
Ieri 14 dicembre era il giorno dello sfratto che per fortuna non è stato eseguito poiche' la forza pubblica non è stata concessa.
Ma il 6 febbraio, giorno del rinvio, è dietro l'angolo e prima di quel giorno Anna deve avere l'assegnazione di un alloggio popolare. Glielo deve la politica tutta. Quella stessa politica che, quando parla di violenza contro le donne si riempie la bocca di buone intenzioni. Ma poi dimentica che spesso la condizione delle donne è aggravata ancora di più proprio dal dover spesso rimanere a vivere con il proprio aguzzino perché senza alternativa abitativa.
E come Anna, tante altre donne vivono la sua identica condizione. Così come le seimila famiglie che a Roma sono anch'esse sotto sfratto. E allora, c'è bisogno che l'amministrazione Gualtieri corra con il piano casa. E soprattutto che attui, laddove necessario, le quote di riserva come prevede la delibera 104/2022. Anna e le tante altre donne non possono più aspettare!
Come Asia-Usb continueremo a portare la nostra solidarietà e la nostra presenza fisica a tutte e tutti coloro che vivono una condizione così drammatica rivendicando che vivere sicuri sotto un tetto non è un merito per alcuni ma è un diritto per tutte e tutti!
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