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Sfratto di via Calpurnio Fiamma, ottenuto un rinvio al 18 settembre. Adesso l'Inps recuperi la sua funzione sociale

Roma,

Stamattina un numeroso picchetto in solidarietà di Serenella, anziana malata di Parkinson, ha evitato l'esecuzione di uno sfratto ingiusto e disumano. Sul posto Asia-Usb, Blocchi Precari Metropolitani, Coordinamento Cittadino di Lotta per la Casa, Potere al Popolo, Cambiare Rotta, Osa e decine di inquilini solidali. Rimane il paradosso di quegli enti che dovrebbero aiutare le persone e svolgere col proprio Patrimonio una funzione di allegerimento della tensione e calmierazione del mercato, e che in realtà determinano ulteriore emergenza. Come l'Imps, capace di chiedere affitti più alti delle pensioni erogate e di sfrattere persone fragili nonostante la vendita di alloggi al Comune di Roma, avente lo scopo di far diminuire la rpessione abitativa in città.

Anche stamattina il picchetto solidale di Asia-Usb, dei Blocchi Precari Metropolitani e del Coordinamento cittadino di Lotta per la Casa, assieme ai giovani di CR e Osa, Pap e a decine di inquilini dell’Ente Inps, ha impedito che uno sfratto socialmente ingiusto e disumano venisse eseguito. Serenella, anziana e malata di Parkinson, ha ottenuto un rinvio al 18 settembre. L’obiettivo di impedire due esecuzioni in due giorni è dunque raggiunto e almeno di questo possiamo dirci soddisfatti.

Continuiamo però a denunciare il comportamento degli Enti Previdenziali. Nel caso di ieri  la Cassa Forense ha ceduto il suo Patrimonio a un fondo immobiliare, che lo detiene a soli fini speculativi, come dimostrano i tanti alloggi lasciati vuoti. Nel caso di oggi, ancor più grave, è l’Inps, ente pubblico per eccellenza, incaricato di fornire prestazioni sociali alle fasce più deboli della popolazione, a voler cacciare di casa un’anziana per una morosità incolpevole. Perché incolpevole? Perché l’affitto richiesto dall’ente di previdenza supera la prestazione pensionistica erogata dall’ente stesso! Gli Enti che storicamente hanno avuto il ruolo di erogare servizi direttamente e, nel caso del patrimonio immobiliare, indirettamente (canoni bassi e calmierazione del mercato), agiscono come attori privati nel folle mercato immobiliare di questi anni. Il corto circuito è doppio poiché, come ampiamente dimostrato, per le fasce socialmente ed economicamente più svantaggiate (quelle che maggiormente vivono in affitto) i canoni pretesi superano la capacità di spesa: affitti troppo alti, salari e pensioni troppo basse. Tutto questo in una città come Roma, dove l’emergenza è endemica e costante e dove l’Amministrazione pubblica ha acquisito (proprio dall’Inps) alloggi da destinare a chi più ne ha bisogno. L’Inps così non tiene neanche conto dello sforzo profuso dal Comune, mettendolo ulteriormente in difficoltà sul fronte degli sfratti, in barba a qualsiasi principio di solidarietà sociale e civile.

Non possiamo permettere che tutto questo accada nell’indifferenza generale. Segnaleremo ogni singolo caso di cui verremo a conoscenza ed organizzando, laddove sia possibile, qualsiasi legittima forma di resistenza all’ingiustizia.

Asia-Usb Roma