Icona Facebook Icona Twitter Icona Instagram Icona Telegram Icona Youtube Icona Rss

Documenti

SI È CONCLUSO IL PRIMO CONGRESSO NAZIONALE DELL'USB: ROVESCIARE IL TAVOLO DIVENTA INDICAZIONE DI MASSA -mozione conclusiva-

Montesilvano,

In allegato la mozione conclusiva approvata

Si è conclusa oggi a Montesilvano (PE) la tre giorni del primo congresso nazionale dell’Unione Sindacale di Base, che ha visto la partecipazione di 420 delegati di tutti i settori del mondo del lavoro e la presenza di numerosi ospiti, italiani ed internazionali.

La presenza e la testimonianza di delegazioni sindacali di Francia, Portogallo, Paesi Baschi, Cipro e Grecia ha rafforzato la convinzione che  l’USB non è sola a contrastare le politiche sociali e del lavoro europee, ma è sempre più parte di un movimento generale di opposizione sociale.

 

L’assemblea congressuale ha provveduto ad eleggere gli organismi statutari: i 119 componenti del Consiglio Nazionale; i 56 del Coordinamento Nazionale confederale; i 5 membri della Commissione di garanzia; i 18 dell’Esecutivo Nazionale, che mantiene la sua caratteristica di orizzontalità.

 

Il Congresso ha inoltre approvato il documento conclusivo, in cui, per rendere operativo il progetto di un’organizzazione sindacale di classe, conflittuale e indipendente, si delineano cinque campagne nazionali di intervento, per tradurre nella pratica sindacale la confederalità come elemento di strategia sociale in risposta alla crisi.  Queste le campagne nazionali:

 

LIBERTÀ  E DEMOCRAZIA PER LE LAVORATRICI E I LAVORATORI NEI LUOGHI DI LAVORO. Una campagna di informazione e di mobilitazione contro l’accordo del 31 maggio, a cui verrà contrapposta anche una legge di iniziativa popolare, per garantire a tutti la libertà di associazione a la possibilità di esercitarla nei fatti e nei luoghi di lavoro. Una prima forte iniziativa pubblica e di massa verrà realizzata entro la prima decade di luglio.

OCCUPAZIONE. Per il diritto al lavoro senza aggettivi, stabile con garanzie contrattuali, salariali e normative. Una battaglia sociale di ampio respiro che rimetta il lavoro al centro dell’attenzione e del’interesse sociale.

ORARIO DI LAVORO E CONTRATTI.  Per un orario di lavoro certo e sicuro con la sua riduzione a parità di salario e contrattualmente garantito.

DIRITTO A CASA, SANITÀ, REDDITO, CONOSCENZA, per tutti e tutte.

PENSIONI. Una battaglia che impedisca l’erosione delle pensioni erogate e liberi dai lavori forzati imposti con il prolungamento dell’età pensionabile a pensione ridotta. Riduzione dell’età pensionabile e rivalutazione delle pensioni erogate sono una condizione imprescindibile per liberare posti di lavoro.

 

A sostegno di questo progetto, l'USB lavorerà alla costruzione di un vero sciopero generale in autunno.

 

“Questo congresso è stata una ginnastica democratica importante”, ha affermato nel suo discorso conclusivo Pierpaolo Leonardi, dell’Esecutivo nazionale USB. “Ci ha permesso di valutare la pratica vera della nostra organizzazione in tre anni, in cui abbiamo dimostrato che è possibile costruire il sindacato antagonista e di classe per scrollare di dosso dai lavoratori di questo Paese il sindacato connivente, sostenitore delle esigenza del capitale”.

 

“La battaglia sulla rappresentanza non è solo di chi vive i luoghi di lavoro: è una battaglia di tutti. Bisogna porre il problema del diritto dei lavoratori e lavoratrici a contare nel Paese. Noi dobbiamo assumerci la responsabilità di sostenere le lotte, dentro i luoghi di lavoro e nei territori, e non possiamo deludere tutti coloro che, sempre più numerosi, si rivolgono a noi perché noi svolgiamo una funzione”, ha concluso Leonardi.